Radio Radicale, Di Maio: "Maggioranza spaccata, la Lega dovrà risponderne"

Esplode l'ira del leader M5S Di Maio: "La maggioranza si è spaccata su una proposta dei renziani che prevede di regalare altri tre milioni di soldi pubblici, soldi delle vostre tasse, a Radio Radicale"

Radio Radicale, Di Maio: "Maggioranza spaccata, la Lega dovrà risponderne"

È su tutte le furie Luigi Di Maio. Non ha mandato giù il fatto che la Lega abbia fatto di testa sua votando a favore dell'emendamento del Pd che salva (per un anno) Radio Radicale. "Oggi la maggioranza di governo si è spaccata, per la prima volta. È stato così, è inutile nasconderlo. Si è spaccata su una proposta presentata dai renziani del Pd che prevede di regalare altri 3 milioni di euro di soldi pubblici, soldi delle vostre tasse, a Radio Radicale. La Lega ha votato a favore (insieme a Forza Italia), con mia grande sorpresa. Secondo noi è una cosa gravissima, di cui anche la Lega dovrà rispondere davanti ai cittadini. Sono franco: dovrà spiegare perché ha appoggiato questa indecente proposta del Pd! Dopo di che si va avanti, perché siamo persone serie, ma è giusto che i cittadini sappiano che questo regalo a Radio radicale è contenuto nel Decreto Crescita".

Di Maio affida a Facebook il proprio sfogo, con toni durissimi contro un emittente che, in più di quarant'anni, ha svolto un encomiabile servizio pubblico, garantendo pluralismo e correttezza. "Il Movimento 5 Stelle ha ovviamente votato contro! - tiene a precisare Di Maio -. Negli anni sono stati dati circa 250milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Ripeto: 250 milioni di euro di soldi pubblici!!! Eppure, non si sa come, Radio Radicale oggi dice che gliene servono altri. In questi casi - prosegue - chi fa politica dovrebbe farsi alcune domande: dove sono finiti questi 250 milioni? Che ci hanno fatto? Perché sono stati dati tutti questi soldi a un’azienda privata? E invece no. Invece siamo arrivati al paradosso secondo cui, dopo aver stanziato nuovamente per il 2019 ben 9 milioni di euro (già questo per noi è assurdo), oggi il Pd ne ha persino chiesti altri 3 (4 milioni anche per il 2020). E tutti i partiti, compresa la Lega, gli hanno detto di sì, hanno votato per regalare altri soldi delle vostre tasse a una radio privata".

Nel decreto crescita, prosegue un inviperito Di Maio, "noi abbiamo previsto circa 2 miliardi per le imprese; la riduzione progressiva dell’Ires per le aziende e deducibilità dell’Imu sui capannoni (fino al 70%); incentivi fiscali per i ricercatori e i lavoratori che rientrano dall’estero; agevolazioni per i condomini che sceglieranno di riqualificare dal punto di vista energetico il loro edificio. E poi, cari cittadini, troverete anche 3 milioni di euro in più delle vostre tasse donati a Radio Radicale, una radio privata che ospita giornalisti con stipendi da capogiro di anche 100mila euro l’anno. Tutti - continua Di Maio - pagati con i vostri e i nostri soldi, da sempre. Il Movimento 5 Stelle avrebbe voluto mettere fine a questa indecenza. I partiti si sono messi di traverso. Ora avete tutte le informazioni del caso.

Fatevi la vostra idea. Un saluto a tutte le radio italiane che ogni giorno, con sacrifici e grandi difficoltà, si danno da fare - senza soldi pubblici - per offrire un servizio importante e pluralista all’Italia!".

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