Il caso vaccini non si chiude. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi vuol mandare a scuola anche i bambini non vaccinati. E la giunta capitolina, con una lettera la ministro della Salute Lorenzin, al ministro dell'Istruzione, Fedeli, all'Anci e al presidente della Regione Lazio, Zingaretti, annuncia di vole ripsettare la "continuità didattica per tutti gli alunni non vaccinati". Di fatto la mossa del Campidoglio è rivolta a quei bambini compresi nella fascia d'età da 0 a sei anni che non hanno ancora assolto l'obbligo di vaccinazione. "L’intera Assemblea Capitolina, dunque, ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell’attività e del percorso educativo considerando quest’ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità», si legge nella lettera. Di fatto la Raggi sottolinea come nella norma venga prevista una multa per i genitori dei bimbi non vaccinati ma non l'allontanamento dalla scuola dell'obbligo. Scenario differente rispetto alla scuola dell'infanzia.
Il sindaco sottolinea "l’importanza di salvaguardare la linearità di percorso di un bisogno educativo, che non si può negare per alcun motivo plausibile e che si tratta invece di garantire, consentendo a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di ’giungere alla conclusione dell’anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta nella frequenza e nella totale continuità educativa e didattica". Insomma si apre un braccio di ferro duro tra governo e Comune di Roma. Ora si attende la risposta del Ministero della Salute.
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