Razzi: "Responsabili? Io oggi mi vergognerei" ​ Mastella: "Serve atto d'amore verso il Paese"

Cambiano i tempi e le formule, ma la sostanza resta sempre la stessa: la maggioranza in Senato è appesa ai voti di una decina di peones. Su questo abbiamo sentito l'opinione di due ex parlamentari come Antonio Razzi e Clemente Mastella

Razzi: "Responsabili? Io oggi mi vergognerei" ​ Mastella: "Serve atto d'amore verso il Paese"

Quelli che un tempo erano responsabili, oggi sono costruttori. Cambiano i tempi e le formule, ma la sostanza resta sempre la stessa: la maggioranza in Senato è appesa ai voti di una decina di peones. Su questo abbiamo sentito l'opinione di due ex parlamentari come Antonio Razzi e Clemente Mastella.

Renzi, secondo lei, è stato un irresponsabile nell'aprire la crisi?

Mastella:“Renzi fu responsabile quando realizzò questo governo, irresponsabile oggi a farlo cadere. Ha una specie di istinto distruttivo. C'era un vecchio proverbio, un vecchio slogan della Cirio: 'come natura crea, Cirio conserva' e per Renzi vale: 'come Renzi crea, Renzi distrugge'".

Razzi: “Renzi è furbacchione, uno intelligente, sicuramente ha qualcosa in mente e perciò ha aperto la crisi. Lui non fa una mossa del genere al buio, lui già sa quello che succede”.

Crede che qualche renziano possa diventare responsabile?

Mastella: "Io non faccio la conta sul pallottoliere. Ragiono sul piano di un minimo di intelligenza politica e di preoccupazione per il Paese. E debbo dire a quelli che, magari, sono titubanti: preoccupazione anche per loro. A differenza di quanto dice Renzi, se non c'è il governo Conte, si va alle elezioni. Non c'è un altro governo. Lui dice una bugia clamorosa per la semplice ragione che questo porterebbe allo sputtanamento di Zingaretti e dei Cinquestelle. Soprattutto l'ala più oltranzista dei Cinquestelle non accetterebbe, come ipotizza Renzi, un altro governo con la stessa maggioranza, ma senza Conte. Non ci sarebbero i numeri".

Razzi: “Il problema è il Senato dove ci sono 18 renziani potrebbe essere che, detto tra noi, qualcuno per salvare la 'paga' andrà via. Ma già nel gruppo misto ci sono ex Cinquestelle che voteranno sempre la fiducia perché non vogliono andare a casa”.

Secondo lei nascerà un governo di responsabili?

Mastella: "Meglio un governo di responsabili che un governo che va a casa per irresponsabilità di qualcuno. Il Paese ha bisogno di responsabilità etica e di natura operativa, in un momento in cui la variante inglese aumenta e in cui l'economia è in difficoltà, mettere in crisi il governo oggi è da dissennati".

Razzi: “Sicuramente. La crisi, poi, non è colpa di Conte perché lui è un gentlemen, un vero signore che è stato ben voluto in Europa”.

Se lei fosse ancora in Parlamento, sarebbe un 'responsabile' anche in questa occasione?

Mastella: "Mica sono io che ho costruito il governo con Conte? Il secondo governo Conte lo ha fatto Renzi. Dovete fare la domanda a lui, io non sto neppure in Parlamento. Lui, questo periodo, ha convissuto con Conte...".

Razzi: “Io, nel 2010, l'ho potuto fare perché ero stato eletto con le preferenze dagli italiani all'estero in Europa, non mi ha messo la segreteria di partito. Sarebbe stato grave se me ne fossi andato dopo essere stato messo lì dal partito. Manco se mi dessero miliardi perché io sono sempre responsabile delle mie azione in base a chi mi ci mette in quella poltrona. Se quella poltrona me la sono guadagnata io col sudore girando l'Europa per farmi votare, è diverso. A suo tempo, ho dovuto cercare di fare per la mia gente, dico: “Guardate che al governo se ne fregano degli italiani all'estero”, allora loro possono dire: “Vattene e vediamo se altrove realizzano qualcosa di buono per noi”. Invece un responsabile che è stato messo lì dal partito e scappa via, si deve vergognare nei confronti del suo segretario di partito”.

Cosa consiglierebbe a chi vuole intraprendere la “carriera” di responsabile?

Mastella: "Gli consiglierei di fare un atto d'amore verso il Paese e verso la comunità che lo ha eletto. Anche i deputati che sono stati eletti con Renzi chiedessero ai loro elettorati se è giusto assecondare il disegno di Renzi, in questo momento. Magari in altri periodi poteva anche esserlo, ma in questo momento è giusto mandare in pezzi il governo e il Paese o viceversa assecondare le manie e le ubriacature egoistiche di Renzi?"

Razzi: “Siccome tutti i fuoriusciti che si sono messi nel gruppo misto, lo hanno fatto per guadagnare di più perché non volevano pagare la quota di mantenimento del partito. Ribadisco, intanto devono solo dire grazie al loro segretario o presidente che li ha messi lì. Io, se fossi stato messo in listino bloccato, non me ne andrei, manco se mi dessero i miliardi, mai perché ne va della mia dignità e responsabilità verso i miei figli, i miei nipoti e mia moglie. Mi vergognerei e non lo farei il responsabile. Se, invece, me lo fossi guadagnato e il segretario o il presidente se ne fosse fregato di me o se fossi stato scelto dai cittadini, allora potrei fare il responsabile in base alla situazione in cui si trova lo Stato. E non tirino fuori la scusa del Covid. Quando ero parlamentare io c'era la guerra civile in Libia e avrei potuto dire: “Guarda che noi abbiamo l'80% di commercio con la Libia e c'è una guerra civile dei nostri fratelli vicini e non conviene andare a votare”. Adesso prendono la scusa del Covid quando l'America, una nazione di oltre 50 Stati, ha fatto le elezioni senza problemi.

Si deve andare a votare prima di luglio perché poi c'è il semestre bianco, ma questi non ci vanno perché nella prossima legislatura ci saranno 345 parlamentari in meno. Questi si fanno tutti i conti in tasca perché ognuno si fanno i “c... loro”, come ho sempre sostenuto a telecamere nascoste. Ma è così. Non rinnego quello perché è sempre così”.

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