La terza è stata quella buona. Dopo due rinvii, il Cdm si è riunito questa sera alle 22 per discutere del Recovery plan. Il Pnrr, acronimo di Piano nazionale di rinascita e resilienza, ha causato non poche tensioni all'interno della maggioranza, soprattutto per il nodo sul Superbonus che la maggior parte delle forze politiche, anche dall'opposizione, chiedevano di prorogare fino al 2023. Alla base della resistenza della maggioranza l'assenza dei fondi per il prolungamento di un altro anno. Solo l'intervento di Mario Draghi, che ha telefonato alla presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha sciolto l'impasse dopo lunghe ore di trattative tra Roma e Bruxelles.
Il nodo del Superbonus
Sono state ore convulse a Palazzo Chigi. Da una parte ci sono stati i confronti con l'Ue per alcuni passaggi del Pnrr riguardanti i capitoli relativi alle riforme su fisco, concorrenza, giustizia. Dall'altra la tensione nella maggioranza sulla agevolazione fiscale al 110% per gli interventi di riqualificazione energetica o sismica. La proroga del Superbonus ha agitato le acque per oltre 24 ore. Per le agevolazioni fino al 2022 sono stati stanziati 18 miliardi di euro ma, come ha spiegato il ministro Daniele Franco, per portare la copertura fino al 2023 servono ulteriori 10 miliardi, attualmente non disponibili. È stato Mario Draghi a rassicurare sulle intenzioni del governo. Nel suo intervento in Parlamento porterà un piano per le coperture che verranno verificate nel corso dell'anno e trovate più avanti, probabilmente con la prossima legge di bilancio.
"Disco verde"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi in Cdm ha confermato il via libera da Bruxulles: "Disco verde da commissione Ue". Fonti al Cdm riferiscono che il ministro Daniele Franco ha assunto l'impegno per la proroga al 2023 del Superbonus. Il presidente Draghi ha confermato il via libera anche se permangono "questioni molto marginali su cui la discussione continua". Così ha parlato Mario Draghi durante il Cdm. "Il governo nasce come governo ambientalista. È un bene che il Pnrr verta sulla transizione ecologica. Senza la vocazione ambientale e digitale di questo Governo, questo Piano non sarebbe mai stato accettato dalla Commissione Europea", ha detto Mario Draghi. Il Cdm, in un clima che viene definito dai partecipanti "positivo", ha preso atto dell'informativa. Lunedì il premier Mario Draghi sarà alla Camera e martedì al Senato per illustrare il piano al Parlamento.
"Più verde, più digitale, più coesa. Questa sarà la nuova Italia ricostruita grazie al #NextGenerationEU. In settimana di nuovo dibattito in Parlamento e poi avremo un solo assillo: spendere bene i fondi, spenderli presto #RoadtoRecovery", ha scritto su Twitter il sottosegretario con delega agli Affari Ue Enzo Amendola. "Prendere un impegno sulla proroga è importante non per un capriccio del Movimento 5 Stelle, ma perché bisogna dare certezze a imprese e cittadini su una misura ampiamente richiesta e che è un motore per la transizione ecologica", ha detto il capodelegazione del M5S al governo, Stefano Patuanelli, in Cdm prima di incassare l'impegno del ministro Daniele Franco.
Il nuovo Recovery prevede più investimenti di quanti finora stanziati. Infatti, come riporta il Corriere della sera, nel piano di Conte c'erano investimenti per 120 miliardi di euro, che in quello di Draghi sono diventati 166 miliardi di euro. Di questi, 31 sono localizzati in un piano complementare di risorse italiane allo scopo di finanziare progetti presentati dai ministeri che non rientrano nel Recovery.
Le novità del Recovery
Nessuna sanatoria nei concorsi per l'assunzione dei docenti nelle scuola. Questa è una delle novità introdotte nel Recovey plan nel corso del Consiglio dei ministri. Eliminata la previsione di 'concorsi semplificati'.
Soddisfazione per Forza Italia
I ministri di Forza Italia durante il Cdm hanno chiesto e ottenuto la proroga del superbonus fino al 2023.
Così riferiscono fonti del partito. FI ha inoltre espresso soddisfazione, viene riferito, per le molte risorse stanziate per il Sud e per la riforma della Pa, e per il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella fase di attuazione del piano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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