Renzi a casa: ora servono più risorse per i poliziotti

Chi seguirà a Renzi non potrà ignorarci, perché il voto ci ha eletti di fatto interpreti della brava gente e dei poliziotti per le esigenze di sicurezza del Paese e del loro malessere in questo settore

Renzi a casa: ora servono più risorse per i poliziotti

Gentile direttore,

finalmente vanno a casa. Mi riferisco a Renzi, Alfano e al loro disastrato governo che tentava di rottamare l'apparato della sicurezza. Da quando sono segretario generale del primo sindacato autonomo del comparto mi sono scontrato con politiche miopi e lontanissime dalle reali necessità della comunità. Partiamo dai tagli agli organici: a inizio 2014 si concepì il progetto scellerato di chiusura di 267 uffici di Polizia. Una follia, perché il territorio nazionale ha semmai bisogno di più uomini e i numeri parlano chiaro: ne mancano almeno 45mila, di cui 17mila solo nella polizia. L'Istat ha rilevato che la sicurezza è al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani. Ma le politiche di Renzi e Alfano nel settore sono proseguite imperterrite sulla via dei tagli lineari. Non ci sono soldi neppure per le divise che ci dobbiamo comperare, sulle pulizie, la cancelleria, le dotazioni e gli equipaggiamenti e l'apparato sta lentamente avviandosi al collasso. E che dire della formazione dei nostri uomini? Ce lo ha insegnato il post-Charlie Hebdo: i nostri agenti non sono preparati ad affrontare il rischio terrorismo perché i modelli formativi da seguire contro chi non ha niente da perdere nel morire e nell'uccidere dovrebbero essere totalmente diversi. Pensi che non abbiamo poliziotti in grado di colpire obiettivi in movimento. Già in passato abbiamo protestato ma ci hanno volutamente ignorati. Poi è arrivato il Bataclan e abbiamo rincarato la dose ma niente, ancora silenzio, pesante come un macigno. La responsabilità, questo lo sappiano gli italiani, era e resterà sempre del governo dimissionario. Ho fatto 61 giorni di sciopero della fame con sacrifici enormi e ricoveri in ospedale e da parte loro non ho visto neanche un cenno di umana pietà. Ecco perché sono felice che il popolo italiano abbia scelto di mandarli a casa. Ora serve un cambiamento. Servono legalità, giustizia, onestà e dialogo con gli operatori del comparto sicurezza. Chi seguirà a Renzi non potrà ignorarci, perché il voto ci ha eletti di fatto interpreti della brava gente e dei poliziotti per le esigenze di sicurezza del Paese e del loro malessere in questo settore.

Gianni Tonelli

(Segretario del Sap - Sindacato autonomo di Polizia)

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