Renzi e Merkel ai ferri corti: conferenze stampa separate al summit europeo di Milano

Muro invalicabile tra i due leader dopo il consolidamento dell'asse Italia-Francia. Mercoledì conferenza stampa semparata sul lavoro

Renzi e Merkel ai ferri corti: conferenze stampa separate al summit europeo di Milano

Matteo Renzi e Angela Merkel sono ai ferri corti. I rapporti si stanno facendo via via più tesi. A dividerli è il diverso approccio nell'affrontare la crisi economica. Pur avendo garantito che l'Italia rispetterà tutti i patti e i vincoli imposti dall'Unione europea, il presidente del Consiglio ha fatto una scelta di campo schierandosi con il premier francese Manuel Valls che, lo scorso giovedì, si è ribellato all'austerity stabilendo che il deficit sarà portato sotto la soglia del 3% solo nel 2017. Una posizione che ha mandato su tutte le furie la cancelliera tedesca. Che adesso non vuole farsi vedere in giro con Renzi.

Non ha citato mai direttamente la Merkel, ma il messaggio alla cancelliera che non ultimi giorni è tornata più volte a invitare i Paesi dell'Eurozona a "fare i compiti a casa", è stato a dir poco chiaro: "Nessuno ha il diritto di trattare gli altri Paesi come si trattano gli studenti, l'Europa non è un posto per insegnanti e studenti". Al termine dell'incontro con il primo ministro britannico David Cameron, durante il quale ha incassato solidarietà sulla flessibilità, Renzi ha colto l'assist della Merkel per consolidare l'asse con la Francia, che i compiti a casa, almeno fino al 2017, non li farà, e sfidare la super potenza tedesca. "Io sto con Hollande - ha messo in chiaro in conferenza stampa - se la Francia ha deciso di posticipare il rientro nei parametri del 3% ha i suoi motivi". Precisando, però, che la situazione italiana è "diversa" e che Roma intende "rispettare i patti" e non sforerà il tetto del 3% sul bilancio. Resta il fatto che "un Paese libero e amico come la Francia", che rappresenta la seconda potenza europea, non può essere trattato come uno scolaretto. Così come gli altri Paesi dell'Eurozona. E l'Italia ne sa qualcosa.

Una posizione che la cancelliera tedesca non ha affatto digerito. Tanto che, come svela Marco Galluzzo sul Corriere della sera, al summit europeo di Milano di mercoledì prossimo eviterà Renzi. I due leader parteciperanno, infatti, a due conferenze stampa separate. Impossibile dire chi abbia imposto questa linea. La scelta, però, è inusuale, fuori da qualsiasi "etichetta" diplomatica. A meno di ripensamenti dell'ultimo momento, mercoledì, al termine del vertice sul lavoro la Merkel e Renzi non saranno inquadrati insieme. "Il palco della conferenza stampa sarà tutto per il presidente del Consiglio - si legge - un door step con parole e messaggi diversi sulla politica del bilancio e le regole fiscali della Ue sarà appannaggio della Cancelliera. È un dettaglio, ma non secondario".

Dietro al vertice milanese la regia è tutta firmata da Renzi. È stato lui a volerla per fare il punto sulle riforme del mercato del lavoro. Un vertice che è stato programmato e riprogrammato più volte, fino all'ultima conferma.

Tutti i big, compreso il presidente francese Francois Hollande, hanno fatto sapere che saranno presenti. Tuttavia, non stanno mancando le difficoltà organizzative persino nella gestione del messaggio che dovrà arrivare ai media alla conclusione dell'incontro.

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