"Ormai sono come Jessica Rabbit: non sono cattivo ma mi disegnano così". Matteo Renzi liquida con una battuta chi gli chiede se è colpa sua se il Pd perde terreno pure nella rossa Emilia Romagna, dal momento che ha tolto visibilità all'iniziativa dem a Bologna: "Io non so davvero che farci...", dice a L'Aria che tira, "Io non voglio che ci sia ogni volta una polemica sul niente. Anche alla Leopolda ho detto che il nostro modello è Macron. Questo l'obiettivo, speriamo di realizzarlo".
Per il leader di Italia Viva, quindi non c'è "nessuna polemica" con il Partito democratico. "Davvero nessuna polemica", sottolinea ai giornalisti al suo arrivo a Torino dove nel pomeriggio lancerà la sua proposta 'choc' per l'Economia. Così come non ci sarebbero polemiche nei confronti del governo: "Farlo cadere? Ma per piacere, ma dai...", taglia corto, "Abbiamo fatto nascere questo governo con tutti i problemi che sappiamo perché volevo evitare che Paese andasse verso i pieni poteri a Salvini, uscisse dall'euro, e tutte le note vicende del Papeete. Adesso l'obiettivo è lavorare".
Ma Renzi avverte comunque Giuseppe Conte: "Non è che adesso che abbiamo fatto un governo bisogna alzare le tasse", dice, "Le tasse vanno comunque buttate giù, le infrastrutture vanno sbloccate. Per evitare che il governo cada la cosa migliore è non aumentare le tasse sbloccare i cantieri. Se uno chiede di aumentare l'Iva sta facendo gol o autogol?".
E il problema è soprattutto il partito di Luigi Di Maio: "Dopo di che per noi fare un accordo con i 5 Stelle è molto complicato", ammette l'ex premier, "Ho sempre contestato l'azione grillina, credo che Torino, con tutto il rispetto per il sindaco, dimostri che con i Cinque stelle le cose vanno peggio di prima, quindi io non sono un fan del M5S , ma tra andare a sbattere, portare l'Italia fuori dall'euro e fare un governo di emergenza, abbiamo scelto il governo di emergenza".
Un tema, quello delle infrastrutture, su cui Renzi è pronto a fare sponda con chiunque, pure con quel Matteo Salvini da lui duramente contestato in Parlamento durante la crisi di governo.
"Secondo me si passa da un'esagerazione a quell'altra", dice infatti l'ex segretario dem, "Fare le opere pubbliche che sono ferme non è una cosa che dico io, la dicono tutti. Ma non c'è nessuno che lo fa. Se Salvini dice che è disponibile a votare il nostro piano infrastrutture: evviva!. Con Salvini io credo che ci si scontri un po' su tutto ma è giusto dialogare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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