Resta il nodo sui vicepremier. Gli ultimi dubbi sulla Difesa

Fi e Lega: "I numeri due della Meloni ci devono essere". Urso o Fazzolari per rafforzare il carattere filo Kiev

Resta il nodo sui vicepremier. Gli ultimi dubbi sulla Difesa

Giorgia Meloni prova a chiudere il cerchio sulla squadra di governo prima di salire al Quirinale con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Ieri ultimo giro di colloqui con i colonnelli di Fratelli d'Italia e con gli alleati per definire l'assetto dell'esecutivo. L'obiettivo è trovare la quadra tra coalizioni e partito. Lo schema è quello dei collegi: 55% dei posti a Fratelli d'Italia (compresi i tecnici) e 45 agli alleati (Fi e Lega). Nella quota di Fdi, tra politici e tecnici, dovrebbero entrare 12 ministri su 23. Alla Lega 6 mentre a Fi 5.

L'ultimo braccio di ferro di ferro si è consumato sul ministero della Giustizia. In Via Arenula ci va l'ex magistrato Carlo Nordio. Un profilo apprezzatissimo negli ambienti del Terzo Polo. Nordio è stato ospite fisso della Leopolda renziana.

Le trattative delle ultime ore riservano però alcune novità nella scelta dei ministri.

All'Economia c'è Giancarlo Giorgetti. Ma si registra un pressing fortissimo della leader Fdi su Fabio Panetta.

Le fibrillazioni tra Fi e Fdi avrebbero riaperto il dossier Farnesina. L'ex presidente del Parlamento europeo e coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani punta alla poltrona di ministro degli Esteri. In caso di rottura, per ora scongiurata, sarebbe rientrato Giulio Terzi di Sant'Agata. Per la poltrona di ministro della Difesa sarebbe in corso un'ultima riflessione: la poltrona andrebbe in quota Fdi. I due nomi sono Giovanbattista Fazzolari e Adolfo Urso. Il senatore Fazzolari, dato in pole per l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, potrebbe traslocare alla Difesa per rafforzare il profilo atlantico e filo Kiev dell'esecutivo. A Palazzo Chigi ci andrebbe Adolfo Urso. Definita la casella per i ministeri del Lavoro per Marina Calderone. Mentre il candidato in quota Lega per la Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara sarebbe in bilico. Per il ministero della Sanità si stringe su un tecnico: Francesco Rocca è avanti su Guido Rasi. Mentre alle Politiche Ue arriva Raffaele Fitto. La Lega prende le Infrastrutture con Matteo Salvini e le Disabilità. Per quest'ultimo dicastero il leader del Carroccio vorrebbe darlo in «quota Durigon»: i due nomi sono Simonetta Matone e Simona Baldassarre, entrambe romane. La Lega apre però un fronte di guerra sull'Agricoltura: Salvini non molla. Ma Fdi pensa a Luca De Carlo, Roberto Berruti o a Francesco Lollobrigida. Alla Famiglia dovrebbe spuntarla un esponente di Fdi: Isabella Rauti ed Eugenia Roccella sono le due opzioni. Allo Sviluppo economico resta in pole Guido Crosetto. Ma se salta Tajani si riapre la corsa al Mise. Così come alla Transizione ecologica resta l'ipotesi di Gilberto Fratin Pichetto. Gli altri due ministri di Fi sono Anna Maria Bernini (Pubblica amministrazione) e Gloria Saccani Jotti (Università). Per il ministero dei Rapporti con il Parlamento potrebbe spuntarla un esponente di Fdi: Edmondo Cirielli è in corsa. Il parlamentare meloniano potrebbe ambire anche al ministero del Sud dove c'è la concorrenza di Nello Musumeci (non gradito a Forza Italia). Per i Rapporti con il Parlamentare c'è sempre l'opzione Lupi. Duello anche per la Cultura: o Giordano Bruni Guerri o Gennaro Sangiuliano. Resta aperto il tema dei vicepremier. Per Lega e Fi «ci saranno». Meloni prende tempo. A Palazzo Chigi potrebbe accomodarsi con la delega per l'Innovazione e la digitalizzazione il meloniano Alessio Butti, con l'incarico di sottosegretario. Sembra fuori, dopo l'elezione nell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati, Chiara Colosimo data in pole per le Politiche giovanili. Meloni valuta di premiare una «nuova leva».

Il ministero per gli Affari

regionali dovrebbe restare in quota Lega con Roberto Calderoli. L'ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, data al timone del ministero delle Riforme, potrebbe essere traslocata in extremis in un ministero di maggior peso.

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