Ma chi è questo professor Walter Ricciardi, che proprio quando il Paese è in attesa di una boccata di ossigeno con l'arrivo dei vaccini, si mette di traverso con dichiarazioni e interviste per dire che a suo parere questo è invece il momento in cui si dovrebbe di nuovo chiudere tutto, brutalmente, scuole comprese e non parliamo di bar ristoranti, con un lockdown quasi totale alla maniera tedesca, cinese o neozelandese? È così che si è guadagnato il nomignolo di «mister lockdown» e sui social già lo inseguono (idealmente) coi forconi. Ricciardi è lo scienziato che da mesi sussurra nell'orecchio del ministro della Salute Roberto Speranza - che gli chiese di essere il suo consulente e mentore, visto che lui confessò di non avere la più vaga idea del ministero della Salute - quella che secondo lui è l'unica ricetta oggi praticabile, e anche alla svelta perché l'arrivo delle varianti potrebbe causare una catastrofe di proporzioni ancora non immaginabili: la chiusura di tutto, scuole comprese. Per queste sue valutazioni, è stato sempre in una posizione defilata ma di scontro indiretto con la ministra dell'Istruzione Azzolina, la quale sosteneva l'assoluta priorità del mantenimento delle scuole aperte a qualsiasi costo. Ricciardi non ha mai polemizzato direttamente con l'Azzolina né con gli altri politici, ma ha seguitato a trasferire al ministro Speranza e informazioni raccolte ed elaborate nei Paesi con cui si mantiene in contatto quotidiano.
Ma quando è nato il nuovo governo, Ricciardi deve aver pensato che fosse arrivata l'ora di uscire allo scoperto con le sue valutazioni, diffondendole in una quantità notevole con interviste e dichiarazioni. Risultato dopo una settimana di «cura Ricciardi»: uno shock e un terremoto. Lui sostiene che la sua non è affatto la «ricetta Ricciardi», ma semplicemente la stessa già adottata da tutti i Paesi che sono riusciti a contenere l'epidemia e che hanno consentito all'economia di ripartire, fra cui Germania, Cina, Corea, Taiwan e più di tutti la Nuova Zelanda che con misure draconiane è oggi virtualmente esente da infezione, e dove è in corso - ripete Ricciardi - la regata più prestigiosa in cui la nostra barca Luna Rossa ha già vinto cinque manche.
A farlo diventare molto loquace è stato l'arrivo delle nuove varianti - di cui considera la brasiliana quella più minacciosa e misteriosa - contro le quali, se il nuovo governo non prenderà le misure necessarie, andremo incontro a una strage anche delle giovani generazioni, visto che crescono i casi gravi di ragazzi colpiti e ammalati sotto i dodici anni.
Chi è, dunque, questo prof. Walter Ricciardi? Un provocatore che ha deciso di portare al crollo dell'economia italiana con una campagna allarmistica? Lui nega di esercitare, o di aver esercitato, alcuna pressione politica, salvo mantenere e trasmettere un livello di informazione aggiornato sostenendo che tocca alla politica decidere come risarcire tutti coloro che perdono i loro guadagni a causa dell'epidemia come si fa in Germania, dove gli esercenti si vedono rimborsato il 75 per cento del reddito dichiarato. È stato un acerrimo contestatore del governo Conte che si rifiutava, secondo lui, di prendere atto dello stato delle cose. Si è formato in Inghilterra con un master e lì ha conosciuto con i maggiori esperti mondiali di sanità pubblica con i quali ancora collabora, ed è un profondo conoscitore dei sistemi sanitari internazionali. C'è anche un aspetto curioso nella biografia di questo scienziato: per anni ha fatto l'attore e persino la comparsa in film di seconda fila, ad esempio con il cantante caratterista napoletano Mario Merola essendo anche lui napoletano, tanto che ebbe anche un certo successo tanto che arrivato alla laurea sembra abbia avuto la tentazione darsi al cinema, ma prevalse la passione scientifica. Questo dettaglio è stato rievocato spesso dai suoi nemici, e non sono pochi, che lo hanno definito un attorucolo fallito. Lui ha sempre risposto di essersi semplicemente mantenuto agli studi, visto che veniva da una famiglia non ricca.
Ricciardi è presidente dell'Associazione mondiale della Salute pubblica e i suoi referenti sono il consigliere per la sanità del governo tedesco, gli esperti di sanità di Boris Johnson e con quelli americani grazie a una rete nelle commissioni del dell'Oms. Ha fatto carriera come docente dell'Università cattolica del Sacro cuore ed è stato presidente dell'Istituto superiore di sanità. Quando Speranza si ritrovò titolare del ministero della Salute di cui era consapevole di non sapere nulla, gli chiese aiuto. La «dottrina Ricciardi» è presto detta: o si dispone di una quantità immediata di vaccini con cui affamare il virus, oppure il virus si difende diffondendosi con intelligenza strategica. La sua opinione non è cambiata da quando la forniva a Speranza che poi la portava in Consiglio dei ministri, dove era regolarmente bocciata da Conte, facendo così conquistare, a suo parere, all'Italia il titolo di Paese più infetto, col maggior numero percentuale di morti e nella peggior crisi economica generale, per di più senza alcuna linea strategica.
Le sue ricette hanno fatto letteralmente imbestialire tutte le forze politiche che intendono garantire o almeno proteggere la riapertura delle attività commerciali, ma è probabile che la partita si giocherà alla fine della settimana quando i dati della diffusione del virus e della distribuzione dei vaccini, potranno essere valutati dal punto di vista statistico, epidemico ed economico.
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