Prima è toccato al primogenito di quattro anni, ricoverato due volte nel giro di pochi giorni con lesioni sospette e un'infiammazione ai genitali, poi al fratellino più piccolo, due anni, al quale è stata riscontrata una frattura pregressa, ma soltanto dopo che la mamma e la nonna erano state indagate per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con il divieto di avvicinarsi ai bambini, che ora sono ricoverati e monitorati dai medici nel reparto di chirurgia pediatrica dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Nessuno dei due è in pericolo di vita. Al momento sono stati affidati ad un tutor, individuato nella figura del primario del reparto, il dottor Fawzi Shweiki. Le due donne respingono le accuse, ma la Procura vuole vederci chiaro perché per i medici quelle lesioni sono il segno di violenze e percosse.
È il 19 gennaio quando all'ospedale di Cosenza, proveniente da quello di Paola, arriva il bambino più grande per un'infiammazione ai testicoli. La madre, però, non accetta il ricovero e firma per le dimissioni contro il parere dei medici. Già in quella prima occasione, i medici avevano avuto dei sospetti, diventati praticamente certezze il 25, quando il bambino torna in ospedale sempre per la stessa infezione. Il ricovero porta alla scoperta di lesioni alle costole e di una clavicola rotta. I carabinieri avviano gli accertamenti, che portano la Procura ad allontanare le due donne, provvedimento eseguito giovedì sera quando anche il fratellino di due anni viene preso in carico dai carabinieri e portato in ospedale. Il piccolo era in casa del compagno della donna, ora posto ai domiciliari. I medici gli hanno riscontrato una frattura pregressa al braccio sinistro e una più recente a quello destro, che sarà operata oggi, oltre a escoriazioni e lesioni varie. Adesso i bambini sono seguiti da un'assistente sociale del Comune di Paola. Il padre, noto alle forze dell'ordine, non si è mai presentato e non si sono visti neanche altri parenti.
«Ora la priorità è la salute dei bambini. Sono in attesa di verificare il fascicolo, perché al momento c'è solo il decreto di allontanamento, quindi non c'è la convalida da parte del gip», ha fatto sapere l'avvocato della madre, Francesca Cribari.
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