È ancora difficile fare ipotesi sul futuro dell'estate. Ad oggi non è possibile sapere se e quando la stagione balneare avrà inizio. L'unica certezza è che l'apertura degli stabilimenti balneari, se avverrà, sarà in netto ritardo rispetto al solito, non prima di giugno, visto che avrebbero già dovuto iniziare a prepararsi. Ma c'è anche il rischio, concreto, che salti del tutto.
Anche perché, nel caso si decidesse di «liberare l'estate» i bagni dovranno ricorrere a misure straordinarie come le sanificazioni quotidiane delle attrezzature da svolgersi anche più volte al giorno, le distanze di sicurezza tra ombrelloni e tende, le installazioni di schermi di plexiglass alle casse, l'uso di mascherine da parte del personale, l'utilizzo di contenitori monouso per bevande e cibi, la possibilità di istituire delle fasce protette a numero chiuso nelle ore mattutine per anziani e soggetti a rischio. Insomma, un delirio.
Le regioni si sono divise. La Sicilia ha già fermato la stagione ed esonerato i gestori delle strutture balneari dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime 2020. L'Emilia-Romagna, al contrario, ha consentito l'accesso al personale per lavori di manutenzione, pulizia e vigilanza. Anche il Comune di Bari ha disposto una misura simile, col il differimento di 15 anni della scadenza delle concessioni demaniali marittime. Secondo il sindacato balneari Lazio, è impensabile non usufruire delle strutture balneari ma lo si dovrà fare in sicurezza, cambiando letteralmente il nostro modo di vivere la spiaggia.
E in Toscana? Nulla. Tutto tace, la Regione non si è ancora espressa. E il sistema Versilia rischia l'implosione, visto che tutto il Pil annuale si basa esclusivamente sul mercato immobiliare e sui balneari, trascinando con sé tutte le altre attività commerciali, la ristorazione e il settore alberghiero. Senza dimenticare le migliaia di dipendenti stagionali che hanno come unico sostentamento economico quello della stagione estiva, che li copre anche nei mesi invernali.
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti di Prato, è preoccupata ed insieme al coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Stefano Mugnai e ad altri colleghi toscani, presenterà un'interrogazione urgente in aula: «Ad oggi l'impressione di una estate "molto fredda" è purtroppo molto concreta dice -. I balneari chiedono di lavorare e subito, ovviamente con tutte le precauzioni del caso, per non farsi trovare impreparati alla ripresa dell'attività e per poter offrire ai lavoratori stagionali una fonte di reddito. In Versilia si aspettano una decisione chiara a livello nazionale che dia una linea di programmazione certa per la prossima estate in modo da capire quale sia il futuro imminente, senza lasciare tutti in una snervante attesa.
Come sta accadendo per la costa adriatica, anche in Versilia le aziende vorrebbero già ora ad aprile iniziare a poter fare la manutenzione ordinaria degli stabilimenti e liberare i lavori edili bloccati improvvisamente».Ma chissà come mai nella rossa Toscana è sempre tutto più complicato.
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