
La Lega torna a premere per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, suo cavallo di battaglia, e dal consiglio federale di ieri - che aveva al primo punto dell'ordine del giorno proprio la sanatoria e la pace fiscale - non solo si vota all'unanimità l'obiettivo ma si fa trapelare un possibile orientamento favorevole del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. «Grande soddisfazione» esprime il leader Matteo Salvini che aggiunge: «Si è ribadito l'obiettivo di una rottamazione definitiva ed equa delle pendenze col fisco per chi voleva pagare le tasse ma non è stato nelle condizioni di farlo. Troveremo l'intesa con gli alleati, come sempre». Per risolvere quella che lo stesso Salvini chiama «un'emergenza nazionale»: «Pace fiscale e rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: 120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà». E precisa che «il provvedimento è coerente con il programma elettorale del centrodestra». Il nodo sono sempre le coperture. Secondo le simulazioni ministeriali servirebbero 5,2 miliardi di euro per il 2025, 3 miliardi per il 2026 e 2,3 nel 2027. La proposta «va avanti, 120 rate mensili, tutte uguali. Giorgetti ha detto che la sostiene, che si potrà fare e che la stanno studiando», ha detto ieri uscendo dal consiglio federale Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive.
Un parere favorevole del titolare del Mef sarebbe determinante. Vanno però convinti gli alleati. Forza Italia per esempio chiede che si faccia prima il taglio dell'Irpef: «La priorità è tagliare l'Irpef dal 35 al 33 per cento, riuscendo ad arrivare a un reddito di 60 mila euro lordi l'anno - ha ribadito l'azzurro Alessandro Cattaneo - Di rottamazioni ne abbiamo già fatte diverse mentre la classe media non ha mai avuto segnali». Un'apertura arriva invece dal vice ministro all'Economia Maurizio Leo, FdI: «Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d'accordo su una nuova rottamazione». Ma il responsabile economico del partito, Marco Osnato, rilancia: «Poiché pare che la rottamazione costi svariati miliardi», a questo punto «è il ministro dell'Economia Giorgetti, che dovrebbe spiegarci come si può coprire il costo di questa rottamazione. Se ci fossero le condizioni, saremmo tutti entusiasti di farla». Secondo l'Istituto revisori legali, a oggi sarebbero 26 milioni le cartelle esattoriali in sospeso.
E ieri al termine del summit il Carroccio in una nota ha annunciato che prima del congresso federale di
primavera ci saranno «tre grandi assemblee programmatiche aperte a militanti e sostenitori in Veneto, Marche e Campania». Sul tavolo i dossier prioritari: autonomia e buongoverno, lavoro, fisco, sicurezza e immigrazione.
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