Marco Bevilacqua, 37enne, pregiudicato. «Noto» alle forze dell'ordine. Eppure era a piede libero. Non solo. Ieri, nel suo paese, Qualiano (Napoli), solo per una serie di concause «fortunate» non è riuscito a compiere una strage. Gli attimi di follia che l'hanno visto protagonista, hanno un che di incredibile.
Il 37enne è riuscito infatti a disarmare un vigilantes, rubandogli la pistola; e poi ha cominciato a far fuoco all'impazzata. Quattro persone sono rimaste ferite e due versano in gravissime condizioni. I carabinieri hanno arrestato Bevilacqua dopo un breve tentativo di fuga tra le strade del paese.
Stando a quanto ricostruito, l'uomo ha prima sottratto l'arma a una guardia giurata, minacciandola con un coltello, poi, su una bici elettrica, ha fatto fuoco contro alcuni ragazzi fermi davanti a un bar, con i quai pare avesse avuto in precedente un acceso diverbio.
Nulla però di così grave da prevedere una simile reazione a mano armata. Dei quattro giovani colpiti, due sono in prognosi riservata e in pericolo di vita, uno è stato dimesso, l'altro ha subito un intervento chirurgico e rimane in osservazione.
La sparatoria è avvenuta al bar Nirvana Spritz, in via Fratelli Rosselli, a pochi minuti dalla mezzanotte. I carabinieri della sezione operativa di Giugliano, insieme a quelli della stazione di Qualiano, hanno rintracciato l'uomo che aveva tentato di nascondersi all'interno della stazione ferroviaria. Il 37enne è di Torre Annunziata ed era già conosciuto alle forze dell'ordine. Nel 2006, quando aveva 20 anni, fu infatti arrestato per l'omicidio del suocero, avvenuto il 24 gennaio di quell'anno a Scafati, in provincia di Salerno, al culmine di una lite. Nel 2008 la Corte d'Assise d'Appello di Salerno, confermando la condanna di primo grado, stabilì che dovesse scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione. La condanna divenne irrevocabile l'anno dopo.
Bevilacqua trascorse alcuni anni in carcere e poi tornò in libertà.Ha anche precedenti per reati di droga, rapina ed estorsione. Nonostante tutto questo lungo curriculum criminale si trovava in stato di libertà. E libero anche di continuare a delinquere.
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