Salvini candida Barbuto dell’Unione ciechi "La disabilità nei piani del nuovo governo"

Il presidente dell’Uici: "Proposta generosa e utile per aiutare chi ha bisogno"

Salvini candida Barbuto dell’Unione ciechi "La disabilità nei piani del nuovo governo"

La Lega salviniana spiazza gli avversari puntando sul sociale. E lo fa con una mossa che vuol essere a un tempo emblematica e propositiva. Mario Barbuto, infatti, presidente dell'Unione ciechi e ipovedenti, sarà candidato nelle liste del Carroccio per queste elezioni politiche. «Siamo orgogliosi di accogliere Mario in squadra» dice il leader della Lega Matteo Salvini. «Insieme al presidente Barbuto e al ministro Erika Stefani abbiamo già combattuto battaglie importanti al fianco delle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime - spiega il leader leghista -. Siamo pronti a combatterne e a vincerne molte altre. La Lega si conferma concreta, aperta, pronta ad accogliere donne e uomini capaci e di valore. Attendiamo con fiducia il voto degli italiani del 25 settembre».


Barbuto, classe 1954, catanese di nascita ma residente a Bologna per quasi tutta la sua vita, docente universitario e formatore, già consigliere comunale a Bologna ha già collaborato in passato con il centrosinistra prima di incontrare Salvini. Da anni condivide le battaglie della Lega per le persone con disabilità e ha stretto un rapporto di stima, amicizia e fiducia con il leader del partito. L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) ha 130 sedi territoriali e alcune decine di migliaia di iscritti in tutta Italia. L'associazione rappresenta le istanze di due milioni di cittadini tra ciechi assoluti, ipovedenti gravi e persone pluridisabili con le loro famiglie. All'incarico nell'Unione, Barbuto affianca quelli di Presidente dell'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità e del Forum Italiano della Disabilità.
«Ho avuto modo di conoscere Matteo Salvini fin dal 2014 - spiega Barbuto - e devo dire che anche in tempi e in modi non sospetti lui ha sempre speso parole e atti per la tutela dell'invalidità e della disabilità. La ministra Erika Stefani nell'ultimo anno e mezzo, pur con tante difficoltà, ha lavorato molto bene anteponendo agli interessi di parte quelli delle persone con disabilità ed è arrivata anche a portare a casa la legge delega sulla disabilità alla fine del 2021».


«Gli obiettivi da raggiungere sul tema della disabilità sono molti: punto di partenza è la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità - aggiunge Barbuto -. È un impegno importante che deve coinvolgere ovviamente l'attività legislativa. Mi sarebbe piaciuto che tutti i partiti facessero una scelta del genere ma l'ha fatta solo la Lega. Avevo chiesto a tutti i dirigenti dell'Uici, intanto di coinvolgere tutte le altre associazioni e federazioni in questo appello e poi di utilizzare la campagna elettorale per dialogare con tutti sui temi che noi stanno più a cuore: disabilità e invalidità».
La battaglia della Lega per migliorare la vita di quel mondo che soffre gli effetti della disabilità si estende anche alle amministrazioni locali. A Milano, per esempio, i consiglieri comunali del Carroccio puntano l'indice contro il sindaco Sala. Secondo la Lega, infatti, il primo cittadino ha escluso dalla Consulta su Mobilità e Accessibilità «le realtà che si occupano delle persone con disabilità, decidendo di mantenerne all'interno dell'organo solo 2 su 14».

«È incomprensibile come Peba Onlus, che da sempre si occupa dell'abbattimento di barriere architettoniche, e l'Unione Ciechi - commentano Deborah Giovanati, vicepresidente del gruppo Lega a Palazzo Marino, e Stefano Bolognini, Commissario provinciale - non siano nella Consulta, in una Milano in cui i disabili sensoriali sono fra i più discriminati sul fronte della mobilità».

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