Salvini da "Capitano" a ministro del fare. Così i sondaggi premiano il leader leghista

Nelle rilevazioni Carroccio attorno al 10%. Gli elettori promuovono la svolta

Salvini da "Capitano" a ministro del fare. Così i sondaggi premiano il leader leghista
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Salvini occupa di nuovo le prime pagine dei giornali, stavolta con la proposta di una sorta di pace fiscale. È un altro momento della sua strategia per non essere offuscato dal persistente e grande successo, quantomeno in termini di popolarità, del governo presieduto da Giorgia Meloni, di cui abbiamo già dato conto su queste colonne. Sempre più spesso, il Capitano si pone più o meno palesemente in opposizione alla Presidente del Consiglio, cercando di sottolineare le posizioni di contrasto o comunque di significativa differenziazione tra la Lega e Fratelli d'Italia: i temi al riguardo sono molti e vanno dalla posizione sull'Ucraina a quella sulla riforma della Giustizia o su altro ancora.

Ma non siamo di fronte a un nuovo Papeete: Salvini non vuole rifare gli errori commessi in passato anche se, come dal suo punto di vista è comprensibile, vuole evidenziare le specificità politiche e programmatiche del suo partito, in vista delle elezioni europee del prossimo anno ove, grazie al sistema proporzionale, ciascuna forza politica correrà per conto proprio contro tutte le altre.

Per ora, stando alle intenzioni di voto rilevate dai sondaggi, la tattica salviniana ha mostrato qualche successo: gli ultimi dati pubblicati sono quelli di Swg che dà il Carroccio al 10% (con una crescita dello 0,4% rispetto alla rilevazione precedente) e quelli di Euromedia che la posiziona al 9,8% con un progresso addirittura del 1,4%. La Supermedia di tutti i sondaggi politici, elaborata da Youtrend, colloca la Lega al 9,4%, anche in questo caso con un incremento dello 0,7%.

Ancora, la sua popolarità personale appare in crescita: Demos la stima al 37%, con un incremento del 3%. E l'indice elaborato da Ipsos la colloca al 31, anche in questo caso con una crescita di 2 punti.

Ma, al di là di questi dati, ancora più importante e significativa è la soddisfazione dell'elettorato stesso del Carroccio verso il nuovo posizionamento impresso dal suo segretario.

Secondo l'ultima ricerca di Radar SWG, il 56% degli elettori leghisti ritiene che negli ultimi mesi il proprio partito sia migliorato. Dunque, la maggioranza assoluta dei votanti della Lega approva la sua politica più recente (anche se un altro 36% che la ritiene «né migliorata né peggiorata»).

Ma il plauso si accresce se si parla in particolare del segretario del Carroccio: quasi 2 elettori della Lega su 3 (64%) dichiarano di preferire il Salvini di adesso rispetto a quello di un paio di anni fa. Va detto che questo giudizio positivo non si limita ai soli votanti per il Carroccio, tanto che è condiviso più in generale da quasi un quarto (24%) dell'elettorato nel suo insieme. Costoro sostengono che Salvini «ha un atteggiamento migliore» (36% di chi ritiene la Lega migliorata) e «si occupa di più di cose concrete» (33%).

Insomma, Salvini sembra riscuotere una vasta approvazione da parte del suo elettorato, che appare per di più in lieve crescita.

Questa situazione può incoraggiarlo a proseguire la sua tattica attuale, con l'obiettivo non certo di rovesciare i rapporti di forza elettorale nei confronti della sua alleata di governo (che ora sembra guardare agli elettori di FI, ma anche a quelli del terzo polo) ma di riequilibrarli un po' a suo favore.

Tutto ciò, tuttavia, rischia di ampliare i dissidi interni al governo. Che, con l'ulteriore intensificarsi in autunno della campagna elettorale, potrebbero accrescersi ulteriormente.

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