Salvini dichiara guerra ai 5S: ​"Salto il Cdm, persa la fiducia"

Tensione alle stelle nel governo. Salvini attacca: "Difficile governare con chi insulta". Di Maio: "Lega vuol far cadere tutto"

Salvini dichiara guerra ai 5S: ​"Salto il Cdm, persa la fiducia"

Nel governo tira una brutta aria. Potremmo dire bruttissima. I presunti fondi russi alla Lega, ma soprattutto il mancato sostegno della Lega a Ursula Von der Leyen ha fatto infuriare i grillini. E a quanto pare anche Giuseppe Conte. È da questa mattina che i gialli e i verdi si massacrano a colpi di dichiarazioni. E nonostante si massacrino a distanza - a tratti - dicono di voler portare avanti il governo. Forse.

Bene, questo fino a quanto Matteo Salvini ha iniziato a parlare di mancanza di fiducia perché sembra essere nato un nuovo asse Pd-M5S dopo il volto della Von der Leyen. Il vicepremier leghista, infatti, rispondendo a una domanda sullo stato dei rapporti al governo non usa mezzi termini: "Mancanza di fiducia, anche personale, io mi sono fidato per mesi e mesi. Ricucire? Tutto è possibile, io speravo che dopo il 26 maggio si frenassero le polemiche. Noi siamo gli ultimi ad essere attaccati alla poltrona, se ci dovessimo rendere conto che non si riesce a lavorare perché l'autonomia è ferma, le infrasatrutture sono ferme, la riforma della giustizia, la flat tax... o le cose si fanno o non mi costringe il medico a fare il ministro".

Salvini parlando da Helsinki si è detto stufo di questo atteggiamento dell'alleato di governo: "Noi vogliamo lavorare. Certo che l'insulto quotidiano e il no quotidiano, un giorno è Fico, un giorno è Di Maio, un giorno è la Trenta, un giorno è Conte, un giorno è Di Battista, un giorno è Grillo. Governare con quelli che ti insultano tutti i giorni è strano. Noi come Lega comunque andiamo avanti a lavorare. Lascio a Di Maio i suoi sfoghi. Se dovessimo andare avanti ancora così, non sto al governo per occupare una poltrona".

Salvini è un fiume in piena e replica anche alla lettera di Giuseppe Conte di questa mattina. Il leader del Carroccio dice di non aver apprezzato: "Se la sfida è su incontrare le persone, le parti sociali, va bene. Se la sfida è all'insulto, allora no. Anche oggi l'intervista su un quotidiano italiano in cui parlava di tradimenti non l'ho apprezzata".

Sta maturando l'ipotesi di elezioni, quindi? "Guardate che bel cielo - ha replicato ai cronisti - La finestra è sempre aperta. Se dovessero prevalere i no e questo governo non potrà andare avanti, l'unica strada è il voto". Viste le tensioni delle ultime ore e altri impegni già programmati, il leader del Carroccio ha deciso di non presentarsi al Cdm né al vertice di governo: "Non vado al Consiglio dei ministri, non mi sembra ci sia nulla di eclatante. Il mio telefono è sempre acceso: se qualcuno ha qualcosa da dirmi, rispondo".

Ovviamente, le parole di Salvini hanno fatto scattare in piedi Luigi Di Maio. "Siamo stati colpiti alle spalle, le offese e le falsità dette nelle ultime 48 ore contro il M5S non hanno precedenti - avrebbe detto il grillino in una riunione con i suoi fedelissimi -. Anche contro di me. Un mare di fake news solo per screditarci, quel che è accaduto è gravissimo. Non posso tollerare un attacco frontale di questo tipo non a me, ma al Movimento cinque stelle. Se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente e se ne prenda la responsabilità. Io non dico che abbiamo fatto male per l’Italia in questi mesi, ogni giorno cerco di portare a casa i risultati ma con questo clima si fa male al Paese e quando si minaccia di far cadere il governo il risultato è che gli investitori non investono, perché si ritrovano un clima di incertezza e attendono il governo successivo. Salvini scelga tra l’interesse del suo partito e quello del Paese, ma così non si può andare avanti".

Di Maio, quindi, parla di

governo che va avanti e che a voler mollare sarebbe Salvini. E Salvini dice esattamente il contrario. Insomma, l'ennesimo rimpallo di colpe che ora sta assumendo toni esasperati. Neanche Conte riesce più a tenerli insieme...

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