Salvini fissa la road map: "Subito flat tax e quota 100. E toglierei i limiti sui contanti"

Salvini fissa la road map per la rivoluzione fiscale: "Partiamo da interventi sulle imprese, poi toccherà alle famiglie"

Salvini fissa la road map: "Subito flat tax e quota 100. E toglierei i limiti sui contanti"

Matteo Salvini ha le idee chiare sulla riforma fiscale che l'esecutivo ha già messo in cantiere. Tra i provvedimenti in prima linea c'è di certo la flat tax e il ministro degli Interni, intervenendo davanti all'assemblea di Confesercenti, spiega i tempi per l'attuazione del nuovo regime fiscale: "Non vengo a vendere propositi ma a ricordare quello che abbiamo scritto anche nel contratto di governo" con l'impegno "a non aumentare Iva e accise ma anche a impostare già nel 2018 la rivoluzione fiscale basata sulla flat tax partendo dai redditi degli imprenditori per poi arrivare alle famiglie". Il leader del Carroccio dunque accorcia i tempi per la flta tax e punta al debutto del nuovo sistema già dall'anno in corso. Ma non finisce qui. Nel corso del suo intervento davanti agli esercenti, Salvini ha anche parlato dei limiti sull'uso del contante, un tema molto sentito dai negozianti: "Fosse per me non ci sarebbe alcun limite al pagamento in contanti", ha affermato il titolare del Viminale.

Poi dopo aver spiegato il piano fiscale allo studio del governo, il titolare del Viminale ha parlato anche della riforma del sistema pensionistico che ha in cantiere il governo: "L’obiettivo è smontare pezzo per pezzo la legge Fornero, quindi mantenere quello che ci siamo impegnati a fare in campagna elettorale, reintroducendo da subito quota 100 sommando gli anni di contributi ed età anagrafica avendo come obiettivo finale quota 41. Perchè io penso che 41 anni di anzianità contributiva sia sufficiente per godersi qualche anno i figli, i nipoti e la pensione. Soprattutto perchè quei posti di lavoro spettano ai giovani".

A questo punto è tornato a parlare del gelo calato con la Francia dopo le accuse da parte di Parigi all'Italia per la vicenda dei porti chiusi e della nave Aquarius: "Ho sentito ieri il ministro degli Interni francesi e gli ho detto che non è molto educato dare del vomitevole e cinico a un governo che si è insediato 12 giorni fa, ma sappiamo come sono i francesi.

Lezioni di umanità dalla Francia io non ne prendo". Infine ha conlcuso rivendicando la sua posizione: "Era opportuno che l’Italia desse un cenno di dignità. Non possiamo fare tutto noi, coinvolgere l’Europa in questa operazione mi sembra il minimo".

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