Salvini a Genova per Toti: "Aria da caccia alle streghe"

Dai pm ok all'incontro, ma manca ancora la firma del Gip. Il ministro: "Le grandi opere non si fermeranno"

Salvini a Genova per Toti: "Aria da caccia alle streghe"
00:00 00:00

La Procura di Genova dà parere positivo alla richiesta di Giovanni Toti di poter incontrare il leader della Lega, Matteo Salvini. Che proprio ieri era nel capoluogo ligure per presentare la lista delle grandi opere da realizzare e ribadire che «l'inchiesta non fermerà i cantieri e neanche me».

Ma se era arrivato l'ok della Procura genovese, mancava ancora l'autorizzazione del giudice per le indagini preliminari, il solo che può autorizzare il confronto: «Quando sarà tutto a posto dal punto di vista delle formalità tornerò a Genova, spero il prima possibile, per incontrare Toti - ha detto il vicepremier - parleremo di lavoro, perché le inchieste non possono fermare le opere e non lo stanno facendo. Spero che nessuno voglia fermare lo sviluppo del porto di Genova. Ma trovo inusuale - ha aggiunto Salvini - che si tenga ai domiciliari per mesi senza un processo un governatore eletto dai cittadini, che gli si impedisca di fare il suo lavoro e che si tenga in sospeso la Regione. Questo clima di caccia alle streghe non fa bene a nessuno».

La conferma da parte del Tribunale del Riesame degli arresti domiciliari al presidente, che è recluso ormai da oltre due mesi con l'accusa di corruzione per l'inchiesta genovese, «è curiosa - commenta ancora il ministro - Che ci sia pericolo di fuga non è certo il caso di Toti, il pericolo di inquinamento delle prove nemmeno, anche perché dopo quattro anni di intercettazioni e migliaia di pagine di indagini non vedo come sia possibile. Il pericolo di reiterazione del reato con tutto quello che è accaduto mi sembra l'ultima cosa che uno possa avere intenzione di fare. Siccome devono esserci questi tre presupposti per lasciare una persona ai domiciliari, mi sembra curioso che l'abbiano fatto».

Per i giudici del Riesame Toti, che non si è dimesso, potrebbe invece ancora reiterare il reato, nonostante abbia lui stesso chiarito che se tornasse in libertà per ovvie ragioni si asterrebbe da ripetere gli stessi comportamenti che per i pm sono un reato, anche se lui li considera leciti. L'eventualità di dare le dimissioni, che forse sarebbero la via più breve per tornare in libertà, non è una decisione che prenderà da solo, come ha chiarito lo stesso governatore in una lettera al suo avvocato all'indomani del provvedimento del Riesame. Ma sarà discussa con i leader dei partiti che lo sostengono, anche perché in questo momento, la poltrona da governatore «è più un peso che un onore».

É infatti proprio per il suo ruolo politico e per «l'influenza» che potrebbe ancora esercitare che i giudici lo considerano in grado di reiterare il reato, per la Procura quello di aver preso finanziamenti elettorali in cambio di favori. Salvini invece lo blinda: «C'è un governatore eletto e questo rimane, quando ci sarà la scadenza del mandato parleremo di candidati, non ora. Non ragioniamo di elezioni, vado a parlare di amministrazione, anziché andare a parlarci in Regione andrò a casa sua».

L'avvocato di Toti, Stefano Savi, a breve farà ricorso in Cassazione contro la detenzione domiciliare, ma per il verdetto se ne parla a settembre. Nel frattempo Toti, con l'ok del gip, potrà vedere Salvini e i due fedelissimi della sua Giunta, gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola.

Sono attese nelle prossime ore le decisioni del Tribunale del Riesame su altri due indagati: il presunto corruttore, l'imprenditore della logistica Aldo Spinelli, 84 anni, ai domiciliari dal 7 maggio. Secondo i pm deve restare agli arresti.

Il suo avvocato, Sandro Vaccaro, ha invece chiesto che i domiciliari vengano sostituiti con una misura interdittiva, in base a cui Spinelli non potrebbe tornare in azienda. E sull'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, l'unico finito in carcere, dove si trova da due mesi e mezzo. Ha chiesto di andare ai domiciliari.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica