Salvini: "Raddoppio la scorta a Saviano Se lo toccano, poi è colpa mia"

Il ministro degli Interni torna a parlare della protezione dello scrittore dopo il varo del piano sulla razionalizzazione

Salvini: "Raddoppio la scorta a Saviano Se lo toccano, poi è colpa mia"

Matteo Salvini torna a parlare di Roberto Saviano. In questi mesi i rapporti tra lo scrittore e il ministro non sono stati del tutto "cordiali". Il titolare del Viminale è finito spesso nel mirino dell'autore di Gomorra per le sue politiche che frenano i flussi migratori. Nei primi mesi di governo era anche nata una polemica proprio per le misure di sicurezza che riguardano lo scrittore. Adesso il ministro, partecipando ad un evento per la presentazione del nuovo libro di Lilli Gruber è tornato a parlare della scorta di Saviano: "Voglio raddoppiare la scorta a Saviano perchè se poi gli toccano un’unghia la colpa è mia".

Insomma il ministro prova stemperare le polemiche sulle misure di protezione che riguardano lo scrittore e proponendo un rafforzamento della scorta. Solo qualche giorno fa Saviano era tornato ad attaccare il ministro proprio nel giorno in cui il Viminale aveva annunciato un piano sulla razionalizzazione delle scorte. L'attacco sui social da parte dello scrittore era stato durissimo: "L'impressione è che, da fastidioso parassita, tu valga poco, molto poco. Non mi permetterò di guardare nomi e cognomi delle scorte".

La risposta di Salvini non era tardata ad arrivare: "Ho solo chiesto di ragionare sull'ipotesi di rivedere alcune di queste 600 tutele siamo il Paese europeo più scortato, che spende più soldi e investe più uomini". Adesso la proposta di raddoppiare la scorta a Saviano. Lo scrittore insulterà ancora?

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