Solamente due settimane aveva assicurato che non lo avremmo più visto in tv o sui giornali. Invece, Mattia Santori, leader delle Sardine, è tornato da Fabio Fazio a Che tempo che fa. "Abbiamo cercato di scomparire- sembra giustificarsi- ma non ci siamo riusciti". Poi aggiunge: "Sapevamo che sarebbe stato un momento mediaticamente molto forte, ma per noi era importantissimo tornare a dare attenzione alla dimensione nazionale".
Santori era già stato ospite di Fabio Fazio lo scorso dicembre, quando aveva presentato il movimento di cui è portavoce, sostenendo di voler combattere "il populismo di destra". E ora, parla del futuro delle Sardine e della bufera mediatica legata alla foto con i Benetton.
"La gentilezza abbiamo cercato di renderla parte della nostra rivoluzione- dice- A partire dalle parole, abbiamo trovato tanti interlocutori, è stato anche un bene per i social media, avere un'invasione di parole, non di odio, ma di rispetto". Il tutto, per "dare una lezione di stile alla politica", obiettivo che sarebbe stato raggiunto: "In qualche modo, ci siamo riusciti", dice Santori. Adesso, dopo la vittoria del Pd in Emilia-Romagna, le Sardine pensano in grande: "Credo che bisognerà trovare una bandiera che rappresenti di più le istanze di tutta un'area di elettorato. Per noi è stato un buon pretesto per dire che qua c'è tutta gente perbene che vuole fissare un argine, chi ci sta? E l'argine è diventato più grosso".
Le Sardine non sono né di destra, né di sinistra? "Non credo di averlo mai detto- sostiene Santori- Credo sia evidente che sono molto più vicine a un'area progressista, di sinistra, ma credo che la domanda sia mal posta. Non è importante sapere se un sindacato è di destra o di sinistra, è importante sapere se il sindacato sta difendendo la categoria di lavoratori che deve difendere". E per questo, conclude, "è importante mantenersi apartitici, poi ognuno si fa la sua idea".
Qualche giorno fa, le Sardine avevano anche scritto una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mettendo in evidenza i temi che, secondo loro, sarebbero dovuti entrare nell'agenda politica. "Conte? Lo stiamo inseguendo- commenta Santori- perché gli abbiamo scritto una lettera diversi giorni fa. Ci sono arrivate varie risposte ufficiose ma non è arrivata questa telefonata o questo contatto che speriamo arrivi".
Infine, viene toccata anche la polemica sulla foto con i Benetton:
"C'è chi ha approfittato di quella foto per fare finta di spaccare il movimento ma c'è una dimensione molto più politica... Abbiamo imparato che prima di fare una foto bisogna pensarci molto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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