Un post scriptum che è molto più di una postilla. Matteo Renzi, infatti, sul reddito di cittadinanza non ha titubanze: si tratta di uno "scandalo senza fine" che va abolito. Il leader di Italia Viva lo ha rimarcato anche nella sua più recente enews, riservando una specifica chiosa all'argomento. L'esito di una retata compiuta nei giorni scorsi, che aveva permesso di identifcare centinaia di percettori irregolari, è stato utilizzato dall'ex premier come spunto per un nuovo attacco alla fallimentare misura assistenzialista.
Rdc, lo sfogo di Renzi
"I carabinieri di Napoli hanno scovato 662 'furbetti' del reddito di cittadinanza. In un anno e mezzo hanno truffato allo Stato quasi 15 milioni di euro, vale a dire 26.488,69 euro al giorno, 1.103,69 euro l'ora...", ha premesso Renzi nella sua nota, riprendendo i dati emersi dalla recete inchiesta dei carabinieri del comando provinciale di Napoli. L'indagine aveva consentito di stanare un ampio numero di cittadini che ottenevano il sussidio di Stato pur non avendone i requisiti minimi. "Continuo a ripeterlo: il reddito grillino è uno scandalo senza fine sulla pelle di chi con il proprio lavoro paga le tasse", ha bacchettato il leader di Italia Viva.
La sfida alla Meloni
Poi il pungolo politico alla premier in pectore, che in egual modo aveva sempre criticato l'attuale conformazione del reddito di cittadinanza e ne aveva auspicato concretamente l'eliminazione. "Curioso di vedere se la Meloni lo abolirà già da questa legge di bilancio o se cederà anche lei", ha osservato Renzi, lanciando un ideale sfida alla leader di Fratelli d'Italia. L'ex premier ha anche allegato un link con "i numeri del disastro": da gennaio 2021 a maggio 2022, sono stati 288 i milioni truffati attraverso un'indebita percezione del reddito (dati della guardia di finanza) e solo il 20% dei percettori idonei ha trovato poi un'effettiva occupazione.
"Il reddito di cittadinanza è uno scandalo, un fallimento, lo dicono i
numeri", aveva affermato lo stesso Renzi durante la campagna elettorale. Ora, al governo del Paese si appresta ad andare una coalizione che si ripropone proprio di contrastare ogni forma di assistenzialismo passivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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