Pure la Schlein in tackle: "La Russa e Fontana estremisti, è vergognoso"

L’astro nascente del Pd dimentica le regole della democrazia e sparge un po’ di odio: “La destra ha dimostrato di avere scarso senso delle istituzioni”

Pure la Schlein in tackle: "La Russa e Fontana estremisti, è vergognoso"

Le regole della democrazia sono chiare, ma la sinistra tende a dimenticarle. Va avanti ormai da due giorni l’assalto di Pd & Co. per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Come ben sappiamo, il centrodestra a puntato su Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa , scelte che non sono piaciute ai parlamentari russi. Particolarmente muscolare la presa di posizione di Elly Schlein, che ha parlato addirittura di elezione vergognosa.

L’affondo di Elly Schlein

Considerata l’astro nascente del Partito Democratico – c’è chi parla di lei come erede di Enrico Letta, per capirci – Elly Schlein ha analizzato le elezioni di giovedì e venerdì in maniera piuttosto categorica. “Mi sembra che sia stata una pessima partenza, con la destra che mostra il suo vero volto, offrendo per le maggiori cariche dello Stato i suoi profili più estremisti, il suo j’accuse ai microfoni del Tg1.

Elly Schlein ha sfoderato le solite armi per denigrare l’avversario: “Ieri (giovedì, ndr), dopo un meraviglioso discorso di Liliana Segre, è stato eletto Ignazio La Russa al Senato, che si è definito un erede del Duce non molto tempo fa. Oggi (ieri, ndr) offrono Lorenzo Fontana, noto per le sue posizioni anti-abortiste e contro i diritti LGBT+, ed è noto anche per alcune posizioni che strizzano l’occhio a Putin. Hanno scelto delle candidature divisive, persone che, anziché rappresentare tutte le cittadine e tutti i cittadini, hanno sempre scelto di discriminarne alcune”.

Secondo il braccio destro di Stefano Bonaccini, con l’elezione di La Russa e Fontana il centrodestra avrebbe dimostrato “di avere scarso senso delle istituzioni”. Ma non è finita qui. Nel mirino della Schlein è finita parte dell’opposizione per aver contribuito alla nomina dell’esponente di Fratelli d’Italia al vertice di Palazzo Madama.

La 37enne di Lugano non ha fatto nomi, ma il riferimento al Terzo polo è piuttosto chiaro: “Questa è una destra disunita, aiutata al Senato da un soccorso vergognoso di una parte dei senatori di minoranza che mi hanno ricordato i 101 del 2013. C’è qualcuno che è dipendente dal tatticismo disperato e che non ha neanche il coraggio di dichiararsi a fronte degli elettori che qualche settimana fa li ha portati in Parlamento”. E siamo solo all'inizio.

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