Io credo in una grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, cantava Jovanotti, ed è quello che è successo nell'incontro di Giorgia Meloni con la Cgil, che della sinistra dovrebbe essere più pragmatica. Invece di intavolare tutti compatti un dialogo con il Presidente del Consiglio, saltano fuori questi trenta delegati partigiani in versione film di Mel Brooks, tanto mica c'è il fascismo, tanto mica siamo a Mosca, e dunque: è qui la festa?
Grazie a questi trenta delegati (di minoranza, meno male, ma sbatterli fuori no?), abbiamo tuttavia appreso tante cose nuove, antropologicamente significative. Non sul salario, sui contratti nazionali e temi importanti su cui spuntare qualcosa, ma argomenti culturali interessantissimi. I nuovi riferimenti degli agguerritissimi delegati Cgil sono: Chiara Ferragni, da cui il manifesto «Pensati sgradita» (chi non ha visto Sanremo non capirà la parafrasi colta, ma i militanti della Cgil scherziamo, non se ne perdono uno). La Meloni ha risposto: «Non credevo che la Ferragni fosse un metalmeccanico». In effetti devo dare ragione alla Meloni, la Ferragni non è un metalmeccanico, è una che ha capitalizzato sé stessa dai capelli alla punta dei piedi (niente di male, ha fatto benissimo), ma invece del capitale di Marx ai sindacalisti duri e puri piace il capitale di Chiara, perché no?
I tempi cambiano, i punti di riferimento pure. E Chiara c'ha un botto di follower, è popolare. Se Chiara scendesse in politica risolverebbe ogni problema, chissà. In ogni caso i delegati ribelli non hanno ascoltato neppure l'invito del segretario Maurizio Landini di smetterla (lì mi ha fatto tenerezza), il quale probabilmente aveva intenzione di discutere appunto di lavoro, macché, Landini levati, fagli finire il repertorio sennò questi non vanno a casa felici.
Per cui si mettono a cantare Bella ciao, perché no? Dei partigiani duri e puri, che però temo l'abbiano imparata guardando La casa di carta, in attesa dell'ultima stagione. In ogni caso, Bella ciao ci sta sempre (tranne quando devi decidere di mandare le armi per consentire la resistenza ucraina, lì no, perché ci sono di mezzo gli americani, i quali ci hanno liberato dal fascismo ma anche difeso dal comunismo, questo non gli va giù).
Così, dopo essersi sgolati perbene, che altro resta? C'è chi brandiva un volume della Costituzione, la più bella del mondo, come ha detto Benigni (anche lì lo hanno visto a Sanremo, stranamente non c'era nessuno con la Divina Commedia, forse perché Sangiuliano ha detto che Dante è il fondatore del pensiero di destra, nel dubbio meglio non rischiare). Un bel gesto di protesta, di quelli che ti restano nella memoria fin dall'asilo, figuriamoci se nella testa sei rimasto all'asilo: un bel lancio di peluche.
Per l'esattezza (importante essere precisi, sennò non si capisce niente) pupazzetti di Peppa Pig, l'orso Teddy, Paperino e altri non meglio identificati, ma io muoio dalla voglia di saperlo. Per esempio c'era Topolino? E Minnie? Cambia tantissimo.
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