Secessione, la Scozia vuole un nuovo referendum

Torna l'incubo della secessione della Scozia per il governo di Londra. Edimburgo rilancia la sfida di un referendum bis sull'indipendenza dal Regno Unito

Secessione, la Scozia vuole un nuovo referendum

Torna l'incubo della secessione della Scozia per il governo di Londra. Edimburgo rilancia la sfida di un referendum bis sull'indipendenza dal Regno Unito. Lo fa invocando le vie legali, senza fughe in avanti alla catalana, per ora; ma lo fa spingendo al limite il braccio di ferro politico e arrivando a mettere già in calendario una data ravvicinata, il 19 ottobre 2023, per quella rivincita della consultazione perduta dagli indipendentisti non più di 8 anni fa, che nei sogni degli eredi di Braveheart dovrebbe finalmente portare all'ammainabandiera dell'Union Jack nel territorio al di là del vallo di Adriano, sotto l'ombra del solo vessillo con la croce di Sant'Andrea. L'iniziativa porta la firma di Nicola Sturgeon, leader dello Scottish National Party (Snp), il partito che dell'indipendenza ha fatto una ragione di vita, e first minister del governo locale scozzese, la quale ha annunciato ieri i dettagli di un progetto di legge attraverso cui il Parlamento di Holyrood, a Edimburgo, dovrebbe attribuirsi la potestà di convocare un nuovo voto «consultivo». Sturgeon si mostra decisa ad affrontare il veto ribadito dal governo centrale di Boris Johnson, che sulla carta ha l'ultima parola, con un processo in due tappe: prima un ricorso alla Corte Suprema per cercare di ottenere un (improbabile) verdetto di legittimità sul progetto di legge scozzese; poi, in caso di diniego, spostare la partita sul terreno elettorale, presentandosi al prossimo voto politico britannico con il referendum come unico punto del programma da sottoporre agli scozzesi.

L'annuncio è arrivato come uno schiaffo non voluto anche alla 96enne regina Elisabetta, giunta proprio in questi giorni a Edimburgo nell'ambito di un'ormai rarissima visita fuori sede confermata all'ultimo minuto, per trascorrere una settimana di soggiorno nel palazzo reale di Holyrood, partecipare a parate e appuntamenti istituzionali e provare a rinnovare il legame della corona.

La first minister ne ha illustrato i contorni di fronte ai deputati dell'assemblea elettiva locale e ha aggiunto di volerne chiarire i dettagli anche in una lettera destinata a Johnson, che il premier ha già promesso di voler «studiare con attenzione»: pur facendo sapere a stretto giro di continuare a ritenere che «non sia il tempo» di tornare a parlare di un referendum sulla secessione.

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