Semafori, ticket, numeri chiusi. La ricetta contro l'overtourism

Da Bolzano alla Sardegna passando per la Puglia: sotto Ferragosto l'esigenza è contenere l'ondata di villeggianti

Semafori, ticket, numeri chiusi. La ricetta contro l'overtourism
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L'inflazione, la crisi e tutto quello che si vuole ma intanto si è arrivati all'overtourism (massima densità turistica) e, di conseguenza, ai «respingimenti» per contrastarlo. Con mezzi che vanno dai più innocui ai più «molesti» passando per i più eccentrici. Ci sono infatti alcune mete particolarmente prese di mira dalla massa di turisti (per carità, benedetti turisti...) che rischiano letteralmente d'assalto sotto Ferragosto.

E quindi: semafori anti ingorgo per fare selfie e foto ai suggestivi panorama, accessi a strade e lidi da prenotare online, presenze a tempo oppure sensori che registrano i passaggi degli escursionisti, sono solo alcune dei mezzi ideati dai borghi e dalle città (italiani) che subiscono maggiormente il problema dell'overtourism.

Ma è ovvio che la faccenda non riguarda solo il nostro Paese. Per esempio, nella graduatoria elaborata dal Sole 24 Ore che prende in considerazione le prime otto grandi città europee per arrivi internazionali (sei capitali, oltre a Istanbul e a Barcellona), è Amsterdam la capitale dell'overtourism quella, quindi, con la maggiore densità turistica.

In ogni caso ovunque le iniziative puntano a limitare gli effetti indesiderati del sovraffollamento di turisti che prende d'assalto tutto l'anno le città d'arte tipo Roma e Firenze, (qui contingentano gli affitti brevi), ma che l'estate opprime anche località di mare e montagna. Allora accade che i piccoli paesini devono adeguarsi all'onda d'urto di migliaia di turisti in arrivo ogni giorno e non sempre tutti sono attrezzati. Quindi, per esempio, contro l'invasione degli ultra turisti nella valle di Fassa sono stati installati speciali sensori che monitorano il passaggio degli escursionisti. Sui Passi dolomitici la strategia è già tracciata, con regolamentazione del traffico e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio.

La «mitica» Via dell'Amore, il tratto del Sentiero azzurro che collega Riomaggiore e Manarola e che da poco è stato riaperto, è stata regolamentata in maniera che ne possano godere nel migliore dei modi quindi: l'ingresso è su prenotazione e l'accesso è contingentato.

Passando alla Campania, le principali misure attuate sono quasi tutte a pagamento. A Capri hanno semplicemente raddoppiato la tassa di sbarco, in costiera amalfitana hanno adottato la circolazione a targhe alterne, mentre in alcune spiagge libere di Napoli è stato introdotto il numero chiuso e l'accesso su prenotazione. Nelle Marche gli interventi sono rappresentati da una zona di accesso controllato, in via sperimentale per i cinquantadue giorni più «critici» della stagione, lungo la stradina che porta alla Baia di Portonovo ad Ancona. Ma i selfie, si diceva... Epoca che vivi, usanza che trovi. A causa dei numerosissimi selfie dei villeggianti, è stato messo un senso unico alternato su Alta via del Sale, tra la strada bianca che collega Limone Piemonte (Cuneo) fino all'entroterra ligure, un percorso tortuoso e che offre una vista che attrae molti turisti e suggerisce molti scatti.

In Puglia, invece, per accedere ai lidi si ricorre alle app per le prenotazioni, mentre per proteggere gli ecosistemi, in Sardegna, sono state introdotte le spiagge a numero chiuso accessibili solo con i ticket di ingresso. Respingmenti da villeggianti.

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