Si pensa ai consumi Ma senza investimenti è solo illusionismo

Questa legge di Stabilità ha aspetti positivi e negativi. Comunque, il modo con cui è stata presentata sa di illusionismo burocratico e di politichese. Il premier, infatti, ha detto che è una manovra da 27 miliardi, che possono diventare 30 se scatta la clausola degli immigrati. Ha aggiunto che il suo governo è il primo che riduce le imposte. Ma il primo che lo ha fatto da quando c'è la Seconda (...)

(...) Repubblica, è stato Berlusconi. La riduzione di imposte è stata una costante di tutti i governi Berlusconi, quelli targati Pd e quello tecnico di Monti, a maggioranza Pd, e quello di Renzi, sino ad ora le hanno aumentate. Ma cosa vuol dire che questa manovra è da 27 miliardi? Posto che non ci siano aumenti di imposte (affermazione non vera), quanto dei 27 miliardi sono riduzioni di entrate e di spese e quanto maggiori spese? Quanto è il deficit di bilancio a cui dà luogo? La clausola relativa agli immigrati consiste nell'ottenere dall'Unione europea che l'Italia faccia un deficit aggiuntivo di 0,2 punti di Pil, pari a circa 3,3 miliardi, che sarebbero dedicati alla riduzione dell'Ires, l'imposta sulle imprese, che scenderebbe al 24% del Pil. Ora, ridurre le imposte sulle imprese è una necessità. Ma farlo con un deficit di bilancio è pericoloso, perché non è detto che la riduzione di aliquote generi un maggior gettito in misura equivalente. Il deficit di bilancio al 2,4-2,5 del Pil è rischioso. Prima o poi andrà ridotto al di sotto dell'1, perché ciò è prescritto dalle regole vigenti e perché il nostro debito pubblico è mostruoso e ci rende schiavi della Germania. Questa finanziaria è inadeguata a generare crescita perché fa leva soprattutto sulla domanda di consumi, trascura gli investimenti produttivi, in particolare di lungo termine che generano progresso tecnologico e aumento di produttività. Fra le cose buone c'è l'abrogazione dell'imposta sulla prima casa. Il governo Berlusconi l'aveva abolita. Monti l'aveva reintrodotta nel quadro del raddoppio della tassazione immobiliare che ha generato la crisi edilizia ed effetti negativi sull'occupazione, sul Pil e sui crediti delle banche. Forza Italia, per sostenere il primo governo Letta, ottenne l'abrogazione dell'Imu sulla prima casa. Ma quando Forza Italia gli tolse l'appoggio, Letta rifece il governo con una nuova maggioranza di senatori trasformisti e reintrodusse la tassazione sulla prima casa, come Tasi. Renzi prima l'ha aumentata, ora si pente e la abroga. Meglio tardi che mai. L'altra cosa buona in questa manovra è l'aumento del prelievo di contante a 3mila euro, che corregge parzialmente la norma che lo consentiva sino a 5mila, che era stata già abbassata a 2.500 nel periodo di rischio di uscita dell'Italia dall'euro per una presunta insolvenza, che generava fuga dai depositi bancari. Con l'attuale deflazione, il blocco del contante è un assurdo monetario.

La trasformazione del canone Rai in imposta prelevata sulla bolletta elettrica, anche a carico di chi non possiede la Tv, indica che il vezzo della tortura fiscale è nel Dna del Pd. In complesso, questa finanziaria mira a migliorare l'Italia di serie B, non a rilanciare quella di serie A.

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