Sigaretta rifiutata, cava gli occhi a un uomo in coda

Un ex infermiere ha reagito così a una battuta: perso un bulbo oculare, l'altro è danneggiato

Sigaretta rifiutata, cava gli occhi a un uomo in coda

«Ti cavo l'uocchiè». Il famoso detto napoletano che esprime la minaccia di accecare qualcuno è stato messo in pratica.

È una storia sconvolgente quella avvenuta venerdì pomeriggio all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove i carabinieri sono intervenuti chiamati dal personale di turno. C'erano decine e decine di pazientemente in attesa nella zona filtro anti Covid per una visita o per essere sottoposti a esami clinici e diagnostici. Tra di loro anche un ex infermiere e un altro uomo, che stava aspettando di essere ricevuto dal medico.

Ed è stato un banale scambio di battute a scatenare la rabbia cieca del primo, almeno secondo quanto è stato più tardi ricostruito dai militari dell'Arma, che indagano per chiarire la dinamica.

Secondo alcune testimonianze, compresa quella del quarantunenne vittima dell'aggressione, l'ex infermiere, D.F., un quarantaquattrenne incensurato che in passato aveva lavorato in alcuni ospedali del Nord, gli si sarebbe avvicinato e gli gli avrebbe chiesto una sigaretta. Dopo averla avuta, sarebbe tornato sui suoi passi per chiedere anche l'accendino.

«'Mo che vuoi ancora, anche il polmone», avrebbe risposto a quel punto il 44enne non si sa se scherzando o infastidito da un'altra richiesta di quello sconosciuto.

Una risposta, però, che avrebbe mandato su tutte le furie D.F. che, senza nemmeno pensarci un secondo, con due dita si è avventato sull'altro uomo e gli ha estratto l'occhio sinistro. Non contento, mentre quel poveretto si trovava a terra, gli è balzato sopra e gli ha fatto esplodere anche il bulbo oculare destro, tra le urla e lo sgomento degli altri pazienti, che non sono riusciti a intervenire in tempo per cercare di fermarlo. I presenti hanno dato l'allarme e la vittima è stata soccorsa immediatamente ed è stata ricoverato in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.

L'occhio destro, però, lo ha perso, e sulle condizioni di quello sinistro dovranno esprimersi i medici, che stanno facendo una valutazione per capire se si può salvare con un intervento chirurgico.

L'aggressore, invece, è stato portato via dai carabinieri della caserma di Licola ed è stato rinchiuso in carcere per rispondere dell'accusa di lesioni aggravate.

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