Simeoni (Fi) torna in campo "Il sogno del Cav è sempre vivo"

Giorgio Simeoni scende di nuovo in campo. Sono passati dieci anni da quando l'azzurro ha salutato la Camera dei deputati.

Simeoni (Fi) torna in campo "Il sogno del Cav è sempre vivo"

Giorgio Simeoni scende di nuovo in campo. Sono passati dieci anni da quando l'azzurro ha salutato la Camera dei deputati. Ma l'esponente di Forza Italia è ricordato, e molto, anche nel Lazio, dove ha ricoperto l'incarico di vicepresidente ed assessore ai tempi della Giunta Storace. E proprio alla Pisana è candidato Simeoni, che corre così di nuovo per la lista Forza Italia, nel collegio della capitale e della sua provincia. Tante le istanze da portare all'attenzione degli elettori. In primis, la Sanità, che con le amministrazione di centrosinistra è stata ridimensionata, com'è evidente a tutti i cittadini del territorio interessato dalla competizione elettorale dei prossimi 12 e 13 febbraio, su base regionale. La pandemia, poi, ha fatto emergere criticità evidenti. «Noi con Storace gli ospedali li aprivamo - l'esempio è quello del Sant'Andrea - o li riconvertivamo e ammodernavamo», rammenta al Giornale Simeoni, che certo vuole anche un rilancio della cosiddetta medicina di prossimità.

Nel corso del pomeriggio di ieri, l'ex numero due della Regione Lazio ha pubblicato una lettera via social. È il testo che sancisce il ritorno nell'agone. C'è il ricordo della stagione del 1994. E c'è la consapevolezza che «il sogno di Berlusconi» possa essere definito ancora integro, con tutta la sua «bellezza» e «potenza». Simeoni, attraverso la sua missiva, ringrazia il vicepremier e coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani, il coordinatore regionale di Fi Claudio Fazzone, il commissario di Roma Maurizio Gasparri e il coordinatore provinciale Alessandro Battilocchio. Anche il senatore azzurro Claudio Lotito rientra nei ringraziamenti. Le battaglie, dicevamo, come quella sui rifiuti. «È assurdo - incalza Simeoni - che il Lazio e Roma, una megalopoli, grande 11 volte Parigi e 7 volte Milano, abbiano un solo termovalorizzatore», annota. Poi l'autonomia differenziata: «Non ce la siamo inventata noi», premette. E ancora: «Noi siamo d accordo.

Ma devono essere garantiti i cosiddetti livelli essenziali delle prestazioni soprattutto in campo socio sanitario (i LEP), e su questo occorre assoluta trasparenza. E per questo occorrono risorse come un fondo perequativo», conclude Simeoni.

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