Sinistra sconvolta da Nordio senza calze

Il Guardasigilli criticato per la "stranezza" del look con i mocassini

Sinistra sconvolta da Nordio senza calze
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Dopo gli assalti a Piantedosi (e altri), nel mirino adesso c'è Carlo Nordio. Accusato di incitare l'evasione fiscale per aver semplicemente detto che il fisco italiano è un inferno per i contribuenti onesti, la sinistra, in tandem con Anm e stampa amica avverse alla «schiforma» (Il Fatto) della giustizia, ha puntato il Guardasigilli per demolirlo. In particolare ha notato un particolare per mettere in ridicolo Nordio. Le calze. O meglio, l'assenza di calze. Come ha evidenziato Luciano Capone sul Foglio, Repubblica ha sottolineato per due giorni consecutivi, con sconcerto, la stranezza estetica dell'ex procuratore che, ospite al Taormina Book Festival (Taormina, a giugno, non Siberia) ha indossato i mocassini senza le calze. «Pantaloni bianchi, scarpe senza calze e camicia sbottonata con maniche tirate su», lo descrive sconcertata l'esperta di giudiziaria di Repubblica, Liana Milella. Un ministro che si presenta in camicia sbottonata, addirittura con le maniche tirate su, ma soprattutto, senza le calze, è evidentemente qualcosa di anomalo. Che riforme può mai fare uno, senza le calze? Il dettaglio è troppo grave e inquietante per lasciarlo cadere, e infatti il giorno dopo, intervistando il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, viene rievocato con una questione specifica: «E poi un Guardasigilli senza calze». Un look sospetto, rivelatore di una personalità inadatta al ruolo. Anche il Fatto, quotidiano che martella ogni giorno contro la riforma della giustizia firmata da Nordio, non poteva esimersi dal segnalare il caso. È l'ex direttore Antonio Padellaro a evidenziare con ironia la «tenuta rilassata, mocassino senza calzino» del ministro. Dev'essere proprio un tipo strano questo Nordio, per presentarsi così.

Per un calzino di troppo in un servizio giornalistico era scoppiato un caso politico, finito all'Ordine dei giornalisti, quanto però era stata Mediaset a ironizzare sulle «stranezze» del giudice Raimondo Mesiano, autore della sentenza Fininvest-Cir, anche lui con mocassini però con le calze, colore turchese. Sul «calzino turchese» del magistrato esplose la sinistra, accusando Canale 5 di killeraggio mediatico. Anche il sindacato nazionale dei giornalisti, la Fnsi, stigmatizzò il servizio, passato al setaccio anche dall'Anm che invitò il Garante della privacy a intervenire e sanzionare.

La vicenda finì con la sospensione dell'allora direttore della testata delle reti Mediaset da parte dell'Odg per «l'effetto diffamatorio nel suo insinuare presunte stravaganze e stranezze del personaggio» legate alle calze. O ai mocassini senza calze di Nordio. Ah no, quella è cronaca.

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