La sinistra è in crisi di consensi, questa non è una novità. A dimostrarlo in via definitiva sono state le elezioni del 25 settembre, quando il Pd ha rischiato di farsi superare addirittura dal Movimento 5 stelle. Le cause della disaffezione da parte degli elettori nei confronti dei partiti di sinistra sono molteplici e riassumerle in poche righe è complicato. Tra tutto, quello che viene rinfacciato al Pd da chi ha sempre dato il suo voto a quella parte politica è di aver dimenticato i fragili e i lavoratori. Un'accusa che viene rivolta soprattutto a Letta, considerato il più radical chic tra i segretari che il Pd abbia avuto, anche se in realtà quella presa dal Pd non è una china recente. Con Letta si è solo cristallizzata. E nel marasma di tentativi della sinistra per recuperare i voti si inserisce anche quello di Dario Nardella, sindaco di Firenze, che dietro il paravento del risparmio energetico sta cercando di riavvicinare i propri concittadini alla sinistra.
La Toscana è storicamente considerata una delle roccaforti rosse del nostro Paese ma il 25 settembre ha segnato un cambio di passo decisivo con la netta vittoria della coalizione di centrodestra su quella di sinistra. Una disfatta che al Nazareno stanno ancora cercando di decifrare ma che Nardella, che vive quotidianamente il clima politico toscano, pensa di aver capito, tanto da cercare di porvi rimedio in qualche modo. Come? Lanciando il weekend lungo per i dipendenti comunali di Firenze. Ma guai a chiamarlo così, perché il sindaco di Firenze ci tiene a parlare di lavoro agile e rifiuta qualunque tipo di contestazione venga fatta allo smartworking.
"Nessuno ha mai pensato di dare ai dipendenti comunali il weekend lungo. Chiudere gli uffici il venerdì significa approfittare di tre giorni consecutivi per ottenere un forte risparmio di luce e di energia. Saremo rigorosi, come sempre, nel controllare che i dipendenti che stanno a casa svolgano il lavoro come se stessero in ufficio", dice Nardella. Una cortina apparentemente inattaccabile quella del risparmio energetico: "Non possiamo assolutamente confondere lo smart working con il `no working` o col week-end lungo, questa cosa non esiste".
Visto il periodo, questo pone però più di qualche dubbio sulle reali motivazioni dietro la scelta, considerando anche il fatto che il suo secondo mandato scade
nel 2024 e a quel punto per lui potrebbero aprirsi altre porte, quindi i voti sono necessari come il pane. E date le premesse con le elezioni del 25 settembre, tutto appare molto più in salita per il Pd dei prossimi anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.