Sondaggi, il centrodestra avanza: ora i giallorossi vanno in tilt

Forza Italia e Fratelli d'Italia crescono: il centrodestra sfiora il 48%. I 5 Stelle crollano al 15,5%: l'asse con il Pd non va oltre il 36,3%. E Letta perde consensi

Sondaggi, il centrodestra avanza: ora i giallorossi vanno in tilt

Se oggi si andasse al voto il centrodestra sarebbe largamente la coalizione premiata dagli italiani. Non è più una novità: ormai da anni la storica alleanza tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia nei sondaggi viene accreditata come il principale schieramento che gli elettori vorrebbero alla guida del Paese. Dalla parte opposta il centrosinistra, se dovesse procedere ancora in ordine sparso e con infinite sfumature, sembra avere pochissime possibilità di sopravvivere alle prossime elezioni nazionali. Con questo scenario i giallorossi rischiano di sprofondare e lasciare una prateria di consensi agli avversari.

I sondaggi

Stando all'ultimo sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera, il quadro politico non ha subito notevoli variazioni. Al vertice delle preferenze degli italiani si conferma il Partito democratico, che guadagna lo 0,1% e va al 20,8%. I dem sono tallonati costantemente da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che con un incremento dell'1% si porta al 19,8%. Completa il podio la Lega di Matteo Salvini, che però perde lo 0,9% e scende al 19,1%.

A seguire si trova il Movimento 5 Stelle, che prosegue il suo momento di crisi nonostante l'arrivo di Giuseppe Conte al timone del nuovo corso che avrebbe dovuto risollevarne le sorti: i grillini perdono ancora consensi e passano dal 16,5% al 15,5%. Dati confortanti arrivano per Forza Italia che, dopo il ritorno da protagonista di Silvio Berlusconi, dà seguito al trend di crescita e con un +0,5% arriva all'8,5%. Completano i gradini più bassi Azione di Carlo Calenda (2,3%, +0,3%), Sinistra Italiana (1,9%, -0,1%), +Europa (2,3%, +0,3%), Italia Viva di Matteo Renzi (stabile al 2%) e Articolo Uno-Mdp (0,9%, -0,3%). La sacca di astenuti/indecisi si attesta al 41,5%.

Il centrodestra avanza

Appare evidente che il centrodestra avrebbe la vittoria assolutamente a portata di mano, ovviamente se i numeri dei sondaggi venissero confermati e gli equilibri politici non dovessero cambiare. Perché se da una parte il centrodestra unito può vantare il 47,4% delle preferenze, dall'altra l'asse tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle non riesce ad andare oltre il 36,3%.

Un divario di oltre 10 punti percentuali che potrebbe essere ridotto con l'ingresso (in un'eventuale coalizione allargata) delle liste di sinistra come Sinistra Italiana e Articolo Uno. Ma anche in questo caso la differenza sarebbe comunque enorme. Un ruolo cruciale lo svolgeranno i partiti che non si collocano nei tradizionali schieramenti, ad esempio Azione e Italia Viva. Enrico Letta sogna il nuovo Ulivo, un'ammucchiata di partiti per provare a sconfiggere il centrodestra.

Ma i veti di Calenda e Renzi verso i 5 Stelle rendono complicata la strada dell'accozzaglia. Anche perché i rapporti iniziano a farsi complicati anche tra Pd e M5S: soprattutto tra i dem c'è chi invita il segretario a riflettere bene sulla sua intenzione di presentarsi alle elezioni insieme ai pentastellati. E così il centrosinistra rischia di mettersi fuori dai giochi.

Il gradimento dei leader

Anche sul fronte del gradimento dei leader non si registrano particolari variazioni. I primi tre gradini sono occupati da Giuseppe Conte (stabile al 43), Giorgia Meloni (invariata al 37) e Roberto Speranza (in crescita al 35).

Enrico Letta perde gradimento e scende al 31, facendosi così raggiungere da Silvio Berlusconi in continua salita. Matteo Salvini resta al 30. Seguono infine Giovanni Toti ed Emma Bonino (salgono entrambi al 28), Carlo Calenda (scende al 27), Nicola Fratoianni (21), Maurizio Lupi (18), Angelo Bonelli (16) e Matteo Renzi (13).

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