![Sorpresa, i trans non amano l'islam](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/08/1738997650-23038043-small.jpg?_=1738997650)
Gridano allo scandalo, i soloni del politicamente corretto. Gridano allo scandalo e si stracciano le vesti. Perché hanno scoperto che l'idolo trans da sfoggiare contro quel bruto omofobo di Donald Trump è, dicono, razzista.
Ora, non sappiamo se l'attore spagnolo, nato Juan Carlos e transitato Karla Sofia a 46 anni, odi musulmani e arabi o storca il naso quando vede passare per strada persone etnicamente diverse da lui. Sta di fatto che alcuni post, pubblicati tempo fa sui social e riemersi dal passato, rischiano di compromettere sia la candidatura a migliore attrice sia il messaggio che l'Academy avrebbe lanciato contro il neo presidente degli Stati Uniti la notte degli Oscar.
Tutto era stato costruito a puntino. Giusto qualche giorno prima Trump aveva cancellato il «genere X» e riportato l'America al binomio maschio-femmina. Via pure i dannosissimi programmi Dei che avevano imposto agli uffici pubblici una marea di cavilli woke che favorivano le minoranze a scapito del merito. Contro quel «retrogrado» del tycoon c'era forse altro di meglio che riempire di nomination (ben 13, un record per una pellicola non in inglese) Emilia Pérez (film su un narcos transessuale) e premiare come migliore attrice un trans in carne e ossa. Un capolavoro. Poi quei maledetti post. E via il fuggi fuggi. Nemmeno al telefono sono più disposti a parlare con Karla Sofia Gascón. Sono tutti inorriditi dal fatto che un trans, uno che dovrebbe abbracciare la causa Lgbtq+ e, quindi, pure le cause (perse) della dottrina woke, possa avere brutti pensieri su islamici, cinesi e persino George Floyd. Figuriamoci poi scoprire che faceva l'hater sui social come un proud boy qualunque. Ma è proprio qui che casca il progressista.
Credere che un trans non possa essere razzista, che non possa pensare male delle classi sovraffollate di arabi, che non possa considerare negativo l'impatto dell'islam sull'Occidente, è una forma di
ottusità estrema. Anche visto come se la passano (male) gay e trans nei Paesi musulmani.Ad ogni modo sveliamo una piccola verità ai talebani woke: anche le minoranze odiano. E spesso lo fanno con più forza di tanti altri.
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