Sorpresa, onorevoli stakanovisti. Lavorano più del Congresso Usa

Nel 2023, 191 plenarie. E con meno vacanze

Sorpresa, onorevoli stakanovisti. Lavorano più del Congresso Usa
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Eppure, guarda un po', lavorano. Quasi quaranta gradi all'ombra, fuori si bolle, ma anche alla Camera, nonostante l'aria condizionata, si respira il solito clima rovente, con tante gole arse e poche menti fresche. E l'immagine retorica sarà pure trita e consunta, però stavolta sembra proprio così: il decreto carceri e il question time accendono gli animi persino ad agosto inoltrato e dimostrano come i nostri parlamentari, a differenza della maggior parte dei loro colleghi del mondo occidentale, siano ancora lì, appunto, a lavorare.

Dove sono i fannulloni? Che fine hanno fatto i politici italiani sempre in vacanza? Insomma, stando almeno a una ricerca realizzata dalla presidenza di Montecitorio, dopo decenni di retorica anti-politica si scopre come la Camera sia al primo posto per numero di sedute plenarie e all'ultimo per giorni di chiusura. Sfatato il mito populista della democrazia rappresentativa quasi inutile, rivista l'idea del Parlamento che non combina nulla? Chissà.

Qualche numero. Nel 2023 i deputati del Belpaese si sono riuniti in Aula 191 volte. Più del Congresso americano, convocato per 180 giorni. Più della House of Commons britannica, 134. Più dell'Assemblea nazionale francese, 152, e della Camera canadese, 121. Staccati gli altri. Il Bunderstag è a 68 giorni di attività plenaria, il Congresso spagnolo delle Cortes a 60, lo Shugiin giapponese fermo addirittura a quota cinquanta.

Monarchie costituzionali, repubbliche presidenziali e parlamentari, Stati federali. Sistemi differenti, spesso inconfrontabili. C'è chi vota con il maggioritario, chi con il proporzionale, chi ha i collegi. C'è chi ha una data fissa di inizio ogni anno e chi divide l'attività in due sezioni. Come si spiega nel dossier commissionato da Lorenzo Fontana, «va tenuto conto della diversa organizzazione dei lavori» delle varie nazioni. Tanto per fare un esempio, le sessioni ordinarie in Giappone durano soltanto 150 giorni, da gennaio a giugno, tuttavia in autunno se ne possono calendarizzare di straordinarie.

Ma comunque sia, il dato che emerge dal rapporto e che l'Italia non è, o non è più, l'ultima della classe. Prendiamo le chiusure estive. Nel 2023 Montecitorio e Palazzo Madama sono andati in ferie un mesetto scarso, dal 7 agosto al 4 settembre. Il Congresso Usa ha invece sospeso i lavori dal 29 luglio all'11 settembre e la Casa dei Comuni dal 20 luglio al 4 settembre. A Madrid l'ultima seduta plenaria di quest'anno si è svolta il 27 giugno e la prossima è prevista per settembre. Francesi, tedeschi e canadesi hanno tre mesi di stop e lo Shugiin riaprirà forse ad ottobre.

E tutto sommato non va malissimo nemmeno per

quanto riguarda l'assenteismo, nostro storico buco nero. Secondo una recente ricerca di Openpolis, il livello di partecipazione ai lavori delle Camere sfiora il 72 cento. Poi certo, molti parlamentari sono in missione...

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