Continuano i guai per la famiglia dell'onorevole Aboubakar Soumahoro (nella foto). La compagna, Liliane Murekatete e la suocera Marie Therese Mukamitsindo si trovano ormai agli arresti domiciliari da più di quattro mesi. Ma c'è una novità: la Procura di Latina ha chiesto il rinvio a giudizio per le due donne e i due cognati del deputato, indagati fin dall'inizio dell'inchiesta. La prima udienza preliminare è fissata per il primo marzo prossimo.
Alla base quello «spregiudicato sistema fraudolento», come si legge negli atti di inizio inchiesta che ha visto Lady Soumahoro e la madre, in primis, usare i soldi destinati all'accoglienza migranti per usi personali. Dai grandi hotel a 500 euro a notte, al lusso sfrenato con acquisti da poco meno di 2000 mila euro da Ferragamo, ma anche da 1600 euro circa in una nota boutique di Latina, fino a normali acquisti come quello nella catena intimissimi da 700 euro. In pratica, le due, pagavano ogni cosa con le carte di credito intestate alla Karibu: caffè, manicure, abbigliamento, arredamento, viaggi e una marea di bonifici per l'altro figlio di Mukamitsindo. Un giro di soldi infinito che girava intorno alle cooperative pontine gestite dalla famiglie di Soumahoro - Karib e Aid - e che ha portato il 20 ottobre 2023 alla firma del giudice delle indagini preliminari, Giuseppe Molfetta a richiedere e ottenere l'arresto per le due donne, insieme ai due cognati del deputato.
«Struttura delinquenziale organizzata a livello familiare che negli anni non ha fatto niente rispetto all'attività criminale», così si legge nell'ordinanza. I reati ipotizzati sono infatti quelli di bancarotta, frode in pubbliche forniture e autoriciclaggio.
Dal 2017 al 2022, momento dell'inizio dell'inchiesta, la famiglia Soumahoro ha vissuto utilizzando i fondi statali ricevuti per l'accoglienza. Milioni e milioni di euro dei contribuenti che, per l'accusa, sarebbero stati spesi dalla famiglia dell'Onorevole per una vita di vizi.
E mentre Lady Soumahoro si godeva cene stellate, come riportano gli atti, nelle cooperative la guardia di finanza ha riscontrato - tra le tante - «alloggi fatiscenti», condizioni igieniche carenti, derattizzazione assente» e «insufficienza di cibo». Tutto questo ha portato alle reginette dell'accoglienza l'arresto e a niente è servito, per ora, il tentativo del riesame quando nel novembre 2023 lo stesso Tribunale ha confermato l'ordinanza.
Uno scandalo per il paladino degli invisibili, Soumahoro, che subito dopo l'arresto della compagna ha dichiarato:
«Prendo atto della misura applicata a mia moglie Liliane, null'altro ho da aggiungere o commentare, se non che continuo a confidare nella giustizia». Una giustizia che non si ferma e che è pronta a portare avanti l'inchiesta.
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