Spari a Bryansk, l'ira di Putin "Colpa dei sabotatori ucraini". Ma Kiev: "È una provocazione"

Assalto, due uomini uccisi. Il Cremlino: "È terrorismo, respinti i nazionalisti". E ancora: "Gli Usa dietro gli attacchi coi droni"

Spari a Bryansk, l'ira di Putin "Colpa dei sabotatori ucraini". Ma Kiev: "È una provocazione"

C'è l'ombra della propaganda russa su un presunto attentato terroristico che sarebbe stato compiuto ieri nel distretto di Klimovsky della regione russa di Bryansk, ai confini con l'Ucraina. La denuncia arriva dalle autorità russe, che raccontano di alcuni «sabotatori» di nazionalità ucraina che si sarebbero infiltrati in territorio russo e avrebbero preso a sparare contro le auto nel minuscolo villaggio di Sushany. Due uomini sono stati uccisi e un bambino ferito prima che, nel pomeriggio, il Fsb, i servizi di sicurezza di Mosca, parlassero di una situazione «sotto il controllo delle forze dell'ordine» russe» e del rinvenimento di «un gran numero di ordigni esplosivi di vario tipo» per i quali si sarebbe reso necessario lo sminamento. Poi la conclusione della vicenda: I «nazionalisti ucraini sono stati respinti nel territorio ucraino», che è stato colpito da un «massiccio bombardamento di artiglieria» russo, riferiscono i servizi russi.

Secondo la Novaya Gazeta l'azione sarebbe stata rivendicata dal Corpo dei volontari russi, una milizia di estrema destra alleata delle forze ucraine. In un video un uomo che dice di parlare a nome del gruppo, formato da russi di estrema destra residenti in Ucraina che hanno tra l'altro combattuto nelle file del Reggimento Azov, specifica che «non siamo in guerra con i civili e non uccidiamo nessuno che sia disarmato» e che «è ora che i comuni cittadini della Russia si rendano conto che non sono schiavi. Cominciate una ribellione, combattete!». Il Corpo dei volontari russi è stato fondato nell'agosto dello scorso anno dall'oligarca Denis Kapustin ed esibisce simboli del cosiddetto Esercito russo di liberazione, un'organizzazione che collaborò con la Germania di Hitler.

Naturalmente è difficile discernere la realtà dall'uso che se ne fa, visto che le notizie di Bryansk non arrivano da media indipendenti. L'unica cosa concreta è l'uso strumentale che Vladimir Putin fa dell'assalto: «Quello che è accaduto oggi nella regione di Bryansk è un attacco terroristico, gli aggressori hanno sparato su un'auto vedendo che a bordo c'erano bambini», lo sfogo indignato dello Zar, che poi garantisce: «Schiacceremo i neonazisti ucraini». L'inquilino del Cremlino ha anche annullato una visita prevista per ieri a Stavropol per restare al Cremlino a «ricevere rapporti regolari dalle forze dell'ordine», come riferisce il portavoce Dmitry Peskov. Kiev parla di una «provocazione deliberata» per «spaventare la popolazione e giustificare l'invasione dell'Ucraina», parole del portavoce della presidenza Mykhailo Podolyak. Mosca accusa anche gli Stati Uniti, che avrebbero fiancheggiato gli attacchi dell'Ucraina con droni contro le basi aeree strategiche russe. «Non è un segreto - accusa il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov - che qualche tempo fa Kiev abbia lanciato attacchi con veicoli aerei senza equipaggio contro basi strategiche dell'aviazione russa nelle regioni di Saratov e Ryazan . Sappiamo che questi attacchi non sarebbero stati possibili senza una seria assistenza da parte degli Stati Uniti, compresa la selezione degli obiettivi, la fornitura di intelligence e assistenza di altro tipo». Secca la replica di Washington: «Non siamo in guerra con la Russia e le affermazioni che sostengono che abbiamo aiutato l'Ucraina negli attacchi con droni a basi aeree strategiche russe sono totalmente prive di senso», dice il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder.

I russi peraltro non stanno con le mani in mano. Nella notte tra mercoledì e ieri un attacco aereo su Zaporizhzhia ha danneggiato gravemente un condominio di cinque piani.

Secondo il sindaco ad interim Anatoly Kurtev, a centrare l'edificio sarebbe stato un missile russo S-300. Il bilancio è di quattro civili morti, di otto feriti e di cinque dispersi. Secondo l'amministrazione russa della regione di Zaporizhzhia a colpire l'edificio sarebbe stata però la contraerea ucraina.

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