Il virus viaggia in fretta. Si allarga da Regione a Regione, ci sono nuovi casi, nel Lazio, in Umbria, Sardegna. Il virus si sposta al sud, ecco perchè oggi le disposizioni devono valere per tutti gli italiani, non solo quelli delle zona rossa ora le regole devono riguardare tutti. Perchè l'unica carta da giocarsi in questo momento contro il virus è lasciarlo solo. Manca il vaccino per contrastarlo e dunque l'unica strategia è isolare. Separare. Mantenere le distanze.
Il nuovo comitato tecnico scientifico voluto da Conte ha inviato al ministero della Salute le raccomandazioni da rivolgere a «tutti gli italiani»: anziani in casa, evitare i luoghi affollati. Chi ha la febbre deve restare a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il Covid-19.
In conferenza stampa dalla Protezione civile a Roma, Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità ha ribadito che «occorre del tempo per capire l'impatto e l'efficacia delle misure adottate finora, ma adesso resta importante continuare a veicolare queste raccomandazioni».
«Un elemento importante, infatti, è sicuramente quello dei comportamenti e della consapevolezza di ciascuno di noi. Non dobbiamo percepire false sicurezze - ha affermato Brusaferro - ma essere tutti molto attenti ad adottare le raccomandazioni che stiamo condividendo. Un elemento importante sul quale dobbiamo continuare a lavorare proprio per evitare una rapida diffusione dell'infezione».
LA DISTANZA
Tra le misure precauzionali, si raccomanda di mantenere una distanza di almeno due metri, (e non più un metro), salutarsi da lontano senza baci, abbracci o strette di mano.
EVITARE LUOGHI AFFOLLATI
Il virus si diffonde velocemente, e quindi evitare i luoghi affollati e chiusi. Tra le proposte del Comitato tecnico scientifico c'è anche l'ipotesi di evitare per 30 giorni manifestazioni, anche quelle sportive, che comportino l'affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.
ANZIANI A CASA
Tra le regole di comportamento che gli scienziati suggeriscono per i cittadini dell'Italia intera c'è anche quello di evitare che le persone anziane escano di casa - se non per motivi strettamente necessari - perché si tratta di soggetti fragili e dunque più esposti al rischio (in Lombardia la stessa regola riguarda chi ha più di 65 anni).
LA FASE «2»
Si prepara la fase due dell'attacco al coronavirus messa a punto dalla protezione civile.
La pianificazione degli ospedali da campo, delle brandine e delle postazioni letto per gli isolamenti, per cui la Protezione civile ha già individuato i luoghi. Tutto questo nel caso in cui non dovessero più bastare i letti dei reparti di terapia intensiva: 4mila posti in tutta Italia distribuiti in circa 500 ospedali, e un centinaio in Lombardia.
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