Senza idee, senza un programma e "senza un amico", direbbe qualcuno. Da quando è iniziata la campagna elettorale, Enrico Letta non sembra preoccuparsi di convincere gli italiani a votare per il Pd e per i suoi alleati ma, piuttosto, gli interessa solamente gettare discredito sugli avversari politici e, in particolare, su Giorgia Meloni. Quella del segretario dem appare come una vera e propria ossessione nei confronti della leader di Fratelli d'Italia, che un giorno sì e l'altro pure viene trasformata nel più grande pericolo per la democrazia, sia italiana che mondiale. Non c'è giorno che passi senza che Enrico Letta sferri un qualche attacco, di varia natura, il più delle volte demagogico, strumentale e mistificato, nei confronti di Giorgia Meloni. Un'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti, anche degli osservatori stranieri, visto che il segretario dem ha usato l'intervista alla Cnn per paventare gli spettri di un pericolo democratico in caso di governo a guida centrodestra.
Enrico Letta il Partito democratico dimostrano una certa costanza nell'attaccare Giorgia Meloni, ma soprattutto una evidente e maniacale dedizione nel grattare il fondo del (loro) barile per trovare qualcosa che possa far presa sulla rabbia dell'elettorato di sinistra. Ne è la prova il video, tirato fuori a orologeria, di una giovanissima Giorgia Meloni 19enne le cui dichiarazioni (dell'epoca) sono state oggetto di discussione oggi. "Disgustosa la doppia morale di Enrico Letta che si eccita a grufolare nelle dichiarazioni di Giorgia Meloni di quasi trent'anni fa e trova normale che il suo super candidato La Regina, mentre collaborava al Ministero del Sud non più di due anni fa, negava l'esistenza dello Stato di Israele come i peggiori terroristi islamici", ha dichiarato Andrea Delmastro, deputato e capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Esteri. Perchè per i suoi pupilli dire "Quando si hanno 20 anni si esprimono e si pensano molte cose", in merito alle dichiarazioni vergognose su Israele, è una giustificazione. Per chiunque altro, Giorgia Meloni compresa, anche davanti a parole ben meno gravi, no.
Anche Matteo Renzi, che del Pd è stato segretario, si è sentito in dovere di mettere in guardia Enrico Letta, forse per un briciolo di affetto residuo per il Nazareno: "Chi agita il tema del fascismo regala punti alla Meloni". E poi, ancora: "Meloni va sconfitta, non demonizzata. Ogni tweet di Letta di queste settimane è stato un regalo a Meloni e Conte". E infatti, come sottolinea il leader di Italia viva, "anche in casa Pd cresce lo sconcerto su come il segretario sta facendo campagna elettorale". D'altronde, appare evidente he l'unico argomento nella, scarsa, cartucciera di Enrico Letta è solo uno: andare contro "le destre". Un tema che, però, non sembra più fare presa nel suo elettorato che, anzi, si dimostra ben più sveglio del segretario del Pd e continua a chiedere il programma e i motivi per i quali bisogna ancora votare il Partito democratico. Ma questi motivi non sembra conoscerli nemmeno Letta, che si limita a un imbarazzante "sennò vincono le destre".
Ma l'impegno e la dedizione che sta mettendo Enrico Letta nel demonizzare Giorgia Meloni è diventato eccessivo oltre ogni misura, come ha sottolineato anche Michaela Biancofiore, vice presidente di Coraggio Italia: "Da donna e da politico dico che c'è un limite che Enrico Letta ha ampiamente superato nel tentativo di arrestare l'ascesa democratica di Giorgia Meloni alla guida del Paese". La Biancofiore spiega sottolinea che si tratta di "Mistificazioni, allusioni, battute sessiste, insinuazioni, distorsioni della verità e delle parole, che rasentano lo stalking politico".
Ma senza un programma e un orientamento in vista del voto, difficilmente Enrico Letta potrà cambiare registro per la sua campagna elettorale. E continuerà nel suo tentativo di demonizzazione del leader di FdI: "Letta è ossessionato da Giorgia Meloni a tal punto che sta perdendo in maniera preoccupante di lucidità politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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