"Si incipria...". Letta la insulta, la Meloni lo annienta così

Il leader Pd nuovamente contro la leader di Fratelli d'Italia: usa parole che in altre circostanze avrebbero indignato le femministe. Meloni non ci sta: "Non mi serve incipriarmi per essere credibile"

"Si incipria...". Letta la insulta, la Meloni lo annienta così

Le parole pronunciate in campagna elettorale, si sa, non sono mai casuali. Mai disinteressate. Quando si tratta di raccogliere voti, infatti, ogni sillaba ha un peso specifico che contribuisce a strutturare la narrazione di chi la pronuncia. Difficile, dunque, pensare che Enrico Letta sia sia lasciato scappare con superficialità alcuni recenti attacchi a Giorgia Meloni. Nell'odierna conferenza stampa tenuta Roma, in particolare, il segretario Pd ha bacchettato la leader di Fratelli d'Italia e lo ha fatto con queste espressioni: "È evidente che la Meloni sta cercando di cambiare immagine, di riposizionarsi e di 'incipriarsi'. Ma mi sembra un pò complicato, perchè se i punti di riferimento sono Orban, sono esattamente l'opposto di quello che dice". Al di là della frecciata politica in sé, notato nulla di strano?

Senza addentrarci in un'esegesi delle parole di Letta, troviamo curioso che il segretario dem abbia utilizzato con disinvoltura una metafora particolarmente a rischio, di questi tempi. Quei riferimenti al cambio di immagine e all'incipriamento della Meloni, in effetti, sembrano almeno sulla carta materiale perfetto per una di quelle polemiche femministe al fulmicotone. Con un esercizio di facile fantasia, proviamo infatti a immaginare cosa sarebbe successo se a utilizzare quelle espressioni fosse stato un esponente di centrodestra. Apriti cielo: sarebbero scattate levate di scudi amplificate dalla gran cassa dei social e forse persino accuse di "body shaming" politico. Il poveretto di turno, con ogni probabilità, sarebbe stato costretto a scusarsi nei confronti della gentile signora, con il capo cosparso di genere.

Ebbene, senza arrivare a tali esagerazioni (figlie di evidenti storture ideologiche alimentate proprio dalla sinistra), nel caso di Enrico Letta nessuno ha fiatato. Né tantomeno ha sollevato il tema. Forse, quando si sfiorano certi argomenti sensibili, esistono ancora reazioni a corrente alternata. Ovvero: se il destinatario di certe parole è una esponente di centrodestra, l'abituale suscettibilità dei paladini anti-discriminazione viene meno. In questo specifico caso, le affemazioni del leader dem sono state stigmatizzate solo dalla stessa Meloni, che su Facebook ha replicato a tono all'avversario politico.

"Il segretario del Pd Enrico Letta attacca il posizionamento in politica estera di Fratelli d'Italia e dice che 'Giorgia Meloni sta cercando di incipriarsi'. Caro Letta, al netto della misoginia che questa frase tradisce e dell'idea secondo la quale una donna dovrebbe essere attenta solo a trucchi e borsette, il vostro problema è che non ho bisogno di 'incipriarmi' per essere credibile", ha affermato la leader di Fratelli d'Italia, rispedendo al mittente alcune osservazioni che Letta aveva fatto sul suo conto. Il segretario Pd, infatti, aveva sostenuto che la Meloni stesse provando a correggere i toni di alcune sue passate dichiarazioni per accreditarsi elettoralmente.

"La posizione di Fratelli d'Italia in politica estera è coerente ed estremamente chiara. E ha come stella polare la difesa dell'interesse nazionale italiano.

E non accettiamo lezioni da chi si erge a paladino dell'atlantismo ma poi stringe patti con la sinistra radicale nostalgica dell'Urss. Noi non abbiamo bisogno della cipria, mentre voi non riuscireste a coprire le vostre contraddizioni neanche con lo stucco", ha però replicato Giorgia Meloni.

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