Ecco il nuovo piano di Conte: emergenza fino al 31 ottobre

La nuova ipotesi al vaglio del consiglio dei ministri. L'idea è di prorogare lo stato d'emergenza in modo graduale

Ecco il nuovo piano di Conte: emergenza fino al 31 ottobre

La nuova ipotesi in campo porta al 31 di ottobre. Si è discusso molto in questi giorni della possibilità che lo "stato di emergenza" venisse prorogato sino alla fine dell'anno.

Giuseppe Conte, per via della decisione che il governa vuole prendere, è stato criticato a spron battuto dall'opposizione, che non concorda con questa presunta necessità. Non solo: anche più di un virologo si è scagliato contro le intenzioni dei giallorossi, smontando ad uno ad uno i motivi per cui lo "stato di emergenza" dovrebbe durare, stando al parere dell'esecutivo, ancora altri mesi.

Il premier era stato vago, non citando la scadenza della disposizione, che è comunque straordinaria: "Ragionevolmente ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio", aveva affermato il presidente del Consiglio. E ancora: "Lo stato di emergenza – ha precisato – serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione". Diminuire i tempi, indicando la dead line dello "stato d'emergenza" ad ottobre potrebbe essere il modo individuato per provare a placare le rimostranze delle forze di centrodestra.

Il senatore Andrea Cangini di Forza Italia si è espresso così via Facebook: "Tra l'approfittare di una situazione e l'abusarne ne corre: il limite è ormai valicato". La sensazione è che Conte non voglia mettere in discussione il suo ruolo di premier. "Il ministro Boccia dice che lo 'stato d'emergenza è la nostra Arca di Noe". Ha ragione: anche in questo caso è pensata soprattutto per salvare specie a rischio estinzione, come grillini, piddini e renziani che fanno i ministri e occupano poltrone senza il consenso popolare", ha affermato sempre a mezzo social Giorgia Meloni, vertice di Fratelli d'Italia. Anche Matteo Salvini condivide il punto: "Gli italiani - sentenzia il leader della Lega - meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare". Il leader del Carroccio ha detto che la libertà non è cancellabile attraverso un decreto, così come riportato dalla Lapresse.

Stando a quanto riportato da La Stampa, l'esecutivo vorrebbe sì optare per il prolungamento della fase emergenziale ma solo fino ad ottobre. Un orientamento che potrebbe non modificare il pensiero ed i toni della opposizione parlamentare. In corso c'è del resto anche un partecipato dibattito sul ruolo esercitato dalla Camera e dal Senato in relazione ad un periodo che è stato interessato da numerosi decreti della presidenza del Consiglio dei ministri.

Ottobre, insomma, dovrebbe essere il nuovo orizzonte. Se davvero dovesse andare così - è facile da prevedere - la polemica tra le forze politiche non smetterebbe di occupare le cronache. Tra coloro che hanno preso posizione in breve tempo, c'è anche il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha voluto esporre le sue opinioni su Facebook: ""Mi auguro - si legge sulla pagina del vertice regionale ligure - che attraverso la proroga dello stato di emergenza il Governo intenda solo garantire velocità d'investimento nella sanità, il prolungamento dei contratti del personale assunto, la rendicontazione corretta dei fondi spesi. Il presidente Conte e il ministro Speranza farebbero bene a chiarire al più presto per evitare equivoci pericolosi per la nostra democrazia... sperando davvero si tratti di un equivoco".

Toti, nella sua disamina, ha anche citato il "golpe": "Se di fronte a numeri non preoccupanti qualcuno pensasse di utilizzare una legge speciale per rinviare ancora una volta le elezioni, che avrebbero potuto essere già fatte in questo mese, o peggio ancora ritenesse di poter chiudere in casa gli italiani, privarli della libertà di spostamento, impedire la libertà di impresa, tutto questo avrebbe un solo nome: golpe!", aveva premesso il governatore.

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