![Bambino ebreo aggredito da un musulmano](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/04/1738652102-7930651.jpg?_=1738652102)
Stava passeggiando con la mamma nel centro di Roma con in testa la kippah, il tipico copricapo ebraico di forma circolare utilizzato durante le funzioni religiose, quando è stato aggredito e minacciato con una bottiglia di vetro da un giovane egiziano. Un episodio inquietante quello accaduto ad un bimbo di otto anni lo scorso 29 gennaio nella capitale, che solleva timori per la crescente spirale di antisemitismo che si sta registrando nel nostro Paese.
L'autore del gesto, poi identificato dalla Digos, è un cittadino egiziano trentatreenne senza fissa dimora, titolare dello status di protezione internazionale nel territorio italiano. Mercoledì scorso si è avvicinato a un bambino che stava camminando con la madre in via Nazionale. Con aria minacciosa ha cominciato ad urlargli contro e a metterli le mani addosso. Il piccolo ha cercato d'istinto di ripararsi dietro alla madre, mentre il trentatreenne cercava di afferrarlo, colpendolo con una scarica di con calci e pugni. La donna ha cercato in ogni modo di bloccarlo, fino a quando l'aggressore ha tirato fuori da una tasca una bottiglia di vetro, brandendo la quale ha minacciato ulteriori violenze. Alla scena ha assistito una negoziante della zona, intervenuta a difendere madre e figlio. Anche la donna è stata minacciata con la bottiglia, poi il cittadino egiziano si è dato alla fuga. La Digos lo ha rintracciato successivamente grazie alle testimonianze delle vittime e alle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza, subito acquisite dagli investigatori. Dopo gli approfondimenti investigativi è stato arrestato per tentata deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso attraverso l'utilizzo di oggetti atti ad offendere. Il provvedimento restrittivo è stato poi convalidato dalla competente autorità giudiziaria.
All'uomo, un senza fissa dimora e privo di precedenti di polizia, era stato riconosciuto lo status di rifugiato. Da questo punto di vista l'ufficio immigrazione della questura sta compiendo i necessari approfondimenti per chiarire la sua posizione sul territorio nazionale, mentre le indagini cercano di accertare le eventuali motivazioni del gesto. La senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha stigmatizzato su X l'aggressione «violenta e razzista»: «Più volte abbiamo denunciato una nuova ondata di antisemitismo in Europa. Serve altro per capire che occorre correre ai ripari?».
A Milano la furia antisemita si è scagliata invece contro i nuovi murales che celebrano Liliana Segre, Edith Bruck e Sami Modiano, tre degli ultimi grandi testimoni italiani della Shoah, realizzato dall'artista AleXandro Palombo in occasione dell'ottantesimo anniversario dalla liberazione del nazifascismo.
È stato lo stesso artista a renderlo noto: «Attaccare ripetutamente opere d'arte dedicate alla Memoria che ritraggono sopravvissuti ad Auschwitz non solo procura infinita amarezza, ma evidenzia come il valore stesso della democrazia e di tutte le nostre libertà sia in pericolo. Chi continua a essere indifferente davanti a questi ripetuti scempi antisemiti si fa complice di questa terribile deriva».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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