Strade di sangue dalla Sicilia alla Valtellina. Cinque ragazzi morti nel fine settimana

Tre giovani deceduti nell'auto finita in un canale nel Veronese. Incidenti fatali per Elisa e Vincenzo a Sondrio e nel Messinese

Strade di sangue dalla Sicilia alla Valtellina. Cinque ragazzi morti nel fine settimana

Ancora il sangue dei ragazzi sulle strade italiane. Ancora come ogni weekend, quando la domenica sera purtroppo si fa la conta delle vittime.

Sono cinque le giovanissime vittime che tra sabato e domenica non sono tornate a casa dai genitori. A Veronella, piccolo comune che dista una trentina di chilometri a sud del capoluogo scaligero, tre ragazzi hanno perso la vita e un quarto è rimasto ferito. L'auto sulla quale viaggiavano alle 17.30 è uscita di strada, sulla SP7b, in via Battello Zerpano, finendo la sua corsa in un canale. Non si sa per quale motivo la vettura ha perso aderenza sull'asfalto. Due ragazzi e una coetanea di origini indiane, tra 19 e i 20 anni, sono morti dopo essere rimasti intrappolati nella macchina finita lungo la scarpata e piombata nel torrente Alpone, mentre un amico è stato sbalzato fuori dall'abitacolo ed è riuscito a dare l'allarme.

Sul posto sono arrivati gli operatori del Suem 118, intervenuti con l'automedica e alcune ambulanze, una sola ripartita per l'ospedale di San Bonifacio, dove è stato recuperato l'unico sopravvissuto alla strage.

Sul posto anche la polizia stradale e ai vigili del fuoco, che hanno lavorato diverse ore per riuscire a recuperare l'auto finita nel corso d'acqua, basso di 10 metri rispetto al piano stradale. I pompieri di Caldiero e Verona con l'autogrù, hanno avuto il triste compito di estrarre dalla vettura rovesciata i corpi senza vita dei tre rimasti incastrati, per restituire poi le salme alle famiglie.

In Valtellina, invece, nella notte tra sabato e domenica è morta Elisa Scaletti, 21 anni, mentre un amico di 19 anni che era alla guida è stato ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita. L'incidente si è verificato nel territorio di Villa di Tirano, in provincia di Sondrio. L'auto sulla quale viaggiava la vittima insieme al ragazzo, per cause ancora da accertare, ha finito la sua corsa contro un albero sulla strada provinciale 24, dove viaggiava da Tirano in direzione di Stazzona, dove lei viveva.

Anche in questo caso i pompieri hanno dovuto portar via quel corpo lacerato dalle lamiere che lo intrappolavano. La famiglia di Elisa era molto conosciuta in paese perché la studentessa, che frequentava l'Istituto Itis a Sondrio, era la figlia minore di Monica Manoni, dipendente all'ufficio Anagrafe del comune di Tirano e già consigliera di minoranza con una lista civica in Comune a Villa fino al 2021. Proprio due giorni fa la mamma Monica aveva festeggiato il compleanno.

Graniti, invece, piange Vincenzo Parlavecchio, 23 anni, che viaggiava con un coetaneo sulla sua Fiat Panda lungo la provinciale 185 rientrando a casa da Francavilla di Sicilia. L'auto anche in questo caso è sbandata, andando fuori strada e si è ribaltata, trasformandosi in una trappola mortale per Vincenzo. L'amico che viaggiava con lui è stato ricoverato in gravi condizioni nel vicino ospedale.

Sulla provinciale che collega Francavilla Fontana e Sava, infine un'auto con quattro giovani di Sava è uscita fuori strada, schiantandosi contro un albero. Tutti sono rimasti feriti e il più grave è un 14enne, in coma per trauma cranico e facciale nel reparto di rianimazione all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

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