Lo stupore di Fi: "Mai mancato il nostro appoggio"

Ronzulli: "Leali senza rinunciare alla nostra identità". Cattaneo: "Sintesi sempre riuscita"

Lo stupore di Fi: "Mai mancato il nostro appoggio"

Il governo tira dritto e la Meloni guarda lontano. Certo c'è chi punta a mettere i bastoni tra le ruote. L'opposizione ovviamente, ma «non solo». E quel «non solo» nel discorso della premier all'evento milanese di ieri all'Auditorium Testori è la spia secondo molti osservatori degli scricchioli della maggioranza. Da Forza Italia accolgono con stupore le parole della premier. Perché, fanno sapere, dal partito di Berlusconi non è mai mancato un sostegno leale all'esecutivo. Forza Italia, insomma, non si riconosce in quell'allusione. Non abbiamo mai creato problemi o rallentamenti, fanno sapere dai vertici del partito. Nei giorni passati era circolata anche la voce di un possibile vertice da tenersi domani ma a smentirla è il ministro Francesco Lollobrigida. Il fedelissimo della Meloni getta acqua sul fuoco e assicura sulla stabilità e compattezza della maggioranza. I confronti, assicurano dai via della Scrofa, ci saranno come sempre e i mal di pancia di Lega e Forza Italia, fanno capire da Fratelli d'Italia vanno derubricati a normale dialettica interna. La solidità dell'alleanza, però, non è in discussione soprattutto a poche settimane da un voto importante come quello per il rinnovo dei governi regionali di Lazio e Lombardia. «Siamo una coalizione, non un partito unico - spiega Licia Ronzulli, capogruppo al Senato di Forza Italia -. Ci sono sfumature che interpretano le idee e i valori di ogni partito e che non possono essere ignorate. Guai se non ci fossero, perché arricchiscono la fisiologica e utile dialettica interna». E liquida le voci di scricchiolii interni alla maggioranza con un lapidario: «A qualcuno piacerebbe vederci divisi, ma resterà deluso. Forza Italia è e sarà leale, senza rinnegare la propria identità. Gli italiani ci chiedono di governare non di litigare». D'altronde la compattezza della coalizione ha una storia lunga che abbraccia sei lustri della nostra Storia recente. E il vantaggio che i sondaggi sottolineano per il centrodestra per le imminenti regionali è il segno di un rinnovato spirito di squadra. Mai venuto meno, aggiunge Alessandro Cattaneo, capogruppo dei deputati azzurri. «Ci si confronta e alle fine si viene sempre a una sintesi, come è normale che sia - spiega il deputato -. Lealtà non significa non confrontarsi. Lealtà significa non far mancare mai l'appoggio concreto e il contributo fattivo al governo: lo abbiamo fatto su mozioni non semplici in Aula e su passaggi delicati come con la legge di bilancio fatta in tempi record». Le sfumature più accese si trovano semmai sul futuro della coalizione non sul presente. E segnatamente sull'idea di un partito unico.

«Noi non siamo un partito unico e non credo che lo diventeremo -spiega la ministra per il Turismo Daniela Santanchè, commentando la solidità della coalizione -, ma siamo quattro partiti compatti nel dare le risposte agli italiani».

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