Suicidio Merz in Parlamento: Cdu e Afd bocciati sui migranti

No al blocco dei ricongiungimenti, non basta l'asse con l'ultradestra. Weidel: "Stranieri, svolta con noi"

Suicidio Merz in Parlamento: Cdu e Afd bocciati sui migranti
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I tedeschi non brillano per capacità strategiche, come dimostra la loro sconfitta della nelle due guerre mondiali. Non fa eccezione Friedrich Merz, candidato cancelliere dei popolari alle elezioni anticipate che si terranno il 23 febbraio in Germania.

Il presidente della Cdu ha fallito clamorosamente nel suo piano di imprimere una svolta radicale per il contrasto all'immigrazione illegale, anche a costo di ottenere il sostegno del partito di estrema destra Afd. Ieri, il Bundestag ha respinto la relativa proposta di legge avanzata da Cdu e Csu. Su 693 deputati votanti, con la maggioranza a quota 367, i no sono stati 350, i sì 338 e le astensioni cinque al termine di una delle sedute più accese nella storia recente del parlamento federale, simbolo della crisi della politica tedesca.

I partiti si sono presentati nuovamente divisi: da un lato, socialdemocratici ed ecologisti della compagnine di governo, dall'altro popolari e liberaldemocratici pronti ad allearsi con l'estrema destra, che guarda con soddisfazione a questa frattura di cui può approfittare. Cdu, Csu, Fdp, Sdp, e Verdi hanno tentato di trovare un'intesa così da emarginare Afd, senza riuscirvi. Alla conta dei voti, Merz ha perso anche nel suo schieramento. Tra i popolari, in 12 non si sono espressi, mentre nella Fdp la quota sale a 16 a cui si aggiungono due contrari e cinque astenuti. Tranne qualche voto non espresso, sono stati compatti nel no Spd, Verdi, e post-comunisti di Die Linke di fronte ad Afd ed estremisti di sinistra del Bsw uniti nel sì. Uno schiaffo per Merz, che manifesta i suoi limiti e mette in dubbio la sua credibilità come possibile cancelliere.

Il presidente della Cdu si è smarrito nel timore che i popolari perdessero consensi a favore dell'estrema destra, con cui pure afferma di non voler formare il governo mentre di fatto ne cerca il sostegno. Allo stesso tempo, Merz incolpa sia Spd sia Verdi di rifiutare la svolta sull'immigrazione e vi associa la Fdp per il suo debole appoggio. Il risultato è che la linea del presidente della Cdu è bocciata nel suo stesso partito. Inoltre, Merz approfondisce le fratture tra le forze democratiche e complica ulteriormente la formazione di un esecutivo stabile nella prossima legislatura. In questo caos, Merz si dice «rafforzato» alla guida dei popolari e promette che ripresenterà la proposta contro l'immigrazione illegale al Bundestag dopo le elezioni, cercando «nuove maggioranze».

Equilibrismi che Afd deride come «balletti», mentre la sua candidata cancelliera Alice Weidel certifica la fine di Merz come possibile capo del governo e rassicura che la svolta sull'immigrazione avverrà con l'estrema destra al potere.

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