Ha scelto il giorno del compleanno di Raffaello Sanzio (6 aprile 1483) per annunciare ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Firenze. Eike Schmidt (nella foto), tedesco, originario di Friburgo, ha lanciato la sua corsa a primo cittadino del capoluogo toscano convocando i giornalisti in piazza della Signoria, sotto le finestre del sindaco Dario Nardella e a pochi passi dagli Uffizi, che ha diretto per otto anni (dal 2015 al 2023) prima di approdare al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli. «Da luglio dello scorso anno, quando è venuto fuori che il mio secondo mandato alla direzione degli Uffizi non era rinnovabile - spiega Schimdt - ci sono dei fiorentini che mi fermano per strada incoraggiandomi a candidarmi a sindaco. Ho chiesto a loro cosa deve essere fatto meglio rispetto ad adesso e quali sono i loro problemi e ho raccolto nel tempo tutta una serie di osservazioni su problemi oltre a quelli che ho visto io in prima persona, sia nel centro che negli altri quartieri». La prima frecciatina della sua nuova vita da politico Schmidt la riserva al Pd, che nelle ultime settimane non gli ha lesinato riserve e commenti negativi. Tra questi anche quello di essere stato «paracadutato» senza avere una sua esperienza politica di base. Quel Pd che poi è il partito di Dario Franceschini, che quando era ministro della Cultura scelse proprio Schmidt per la direzione degli Uffizi: ed era la prima volta di uno straniero alla guida del celebre polo museale.
«Paracadutato a Firenze? Assurdità totale. Non mi candido contro il Pd, mi candido per i fiorentini». «A me - aggiunge Schmidt - sembra importante il programma, non lo slogan. Lo slogan è una cosa superficiale, la cosa importante è il programma, so che c'è una candidata, Funaro, indicata in maniera monarchica, dall'alto, già 8-9 mesi fa che comunque sul suo sito web non ha ancora il programma, mi sto chiedendo cosa abbia fatto in questo tempo». L'altro sindaco, quello di Napoli, Gaetano Manfredi si dichiara «perplesso» a proposito della candidatura di Schmidt. «Una persona del suo valore - spiega - avrebbe fatto meglio a concentrarsi sulle attività legate al museo di Capodimonte». Facendo così strame del diritto garantito dalla nostra Carta costituzionale. «La candidatura alle elezioni è un diritto garantito a tutti i cittadini italiani, unitamente alla facoltà dell'aspettativa per i pubblici funzionari - spiega Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano -. D'altra parte, il fatto che Schmidt sia conteso dalla città di Firenze, che non vuole perderlo, è una ulteriore dimostrazione del suo valore e del suo carisma». E a proposito di aspettativa, l'ex sovrintendente degli Uffizi punge i suoi avversari (oltre Sara Fusaro, anche Tomaso Montanari in campo con una lista civica di sinistra). «Chiederò l'aspettativa prima dei termini di legge di 45 giorni. E sarò al 100% qui in campagna elettorale a Firenze. Forse anche i miei avversari dovrebbero fare altrettanto».
A sostenere Eike Schimdt ci sarà tutto il centrodestra e una paio di liste civiche già formalizzate. Il suo annuncio è stato accolto da un coro di unanime entusiasmo. «Sarà un nuovo Rinascimento» commenta la Lega fiorentina. «Ha una statura europea» dice Maurizio Gasparri (FI).
«Un'ottima notizia per la città» aggiunge Giovanni Donzelli (FdI). «È l'occasione di grande cambiamento per la città - avverte Jacopo Cellai, coordinatore fiorentino di Fratelli d'Italia -. Cambiamento che FdI sosterrà con tutte le sue energie».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.