Tessuti e stili per l'outdoor Tutti fuori: si entra a Pitti

Da oggi al 15 giugno l'uomo protagonista alla manifestazione di Firenze. Attesi 20mila compratori

Lucia Serlenga

Novantaquattro edizioni di moda maschile e una fama che nel mondo continua a salire. In 47 anni Pitti Uomo si è trasformato da una manifestazione di moda alla più importante piattaforma di lifestyle cui ogni operatore internazionale che si rispetti deve far riferimento se vuole stare al passo con i tempi. E se i numeri hanno un significato, basti dire che i marchi presenti a questa edizione dal 12 al 15 giugno a Firenze, sono ben 1240 di cui 561 stranieri.

Normale che si attendano circa ventimila compratori così come normale è che il calendario degli eventi sia molto nutrito, qualcosa che entusiasma e spaventa al tempo stesso dato che la manifestazione dura solo quattro giorni e seguire tutto è praticamente impossibile. Ma gli organizzazioni sono giustamente convinti che imbandire una tavola con tutti i sacri crismi dell'abbondanza, delle tentazioni, delle golosità, delle novità sia la chiave del successo. E allora ecco cosa mettono in tavola da oggi i maghi dell'accoglienza di Pitti Uomo a partire dal tema di stagione che vede il trionfo, con P.O.P. ovvero Pitti Optical Power, di righe, pois, segni grafici espressi in una variazione ipnotica di colori. Una festa per gli occhi che si concentra in una sorta di bar area relax chiamata Arena e allestita all'ingresso della Fortezza da Basso. Il rischio dell'ubriacatura visiva è reale ma lo si può evitare facilmente spostandosi nella Sala della Ronda dove un nuovo progetto chiamato Go Out, mette in scena lo stile outdoor. In pratica la suggestione degli spazi all'aria aperta e del benessere regalato dalla natura. Qui lo stile si fa squisitamente funzionale con tessuti speciali vedi quelli di Reda Active e collezioni esteticamente impeccabili. Visitare tutte le sezioni del salone è un'impresa che va compiuta se si vuole avere una visione generale della stagione primavera-estate 2019, ma di sicuro è anche fondamentale seguire gli eventi. Per esempio quello che Paul Surridge, direttore creativo del Gruppo Roberto Cavalli, organizza domani per il lancio mondiale del nuovo progetto di moda maschile della maison che torna a sfilare nella sua città d'origine. Sicuramente interessante è anche l'incontro che il designer giapponese Fumito Ganryu - esperienza da Comme des Garçons - organizza per presentare la sua etichetta indipendente.

Fuori dalle mura della Fortezza ci sono almeno due incontri imperdibili: oggi l'inaugurazione di due nuove sale della Gucci Garden Galleria all'interno del Gucci Garden ideato da Alessandro Michele, direttore creativo della maison - nello storico Palazzo della Mercanzia in piazza della Signoria. E poi, il 13 giugno l'inaugurazione della nuova boutique di Ermanno Scervino in via Strozzi, in un ex negozio vincolato, uno spazio di 250 metro quadri su due piani mentre Giorgio Armani inaugura il 14 nove vetrine di fronte a Palazzo Strozzi e festeggia accogliendo i suoi ospiti in una location mai aperta finora al pubblico, Palazzo Pandolfini, disegnato da Raffaello, offrendo cena di gala e concerto.

Last but not least: gli organizzatori non dimenticano di ringraziare il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE che attraverso il piano speciale 2018-2019 hanno sostenuto le fiere del made in Italy. E si augurano che anche il nuovo Governo faccia lo stesso.

Intanto a inaugurare il salone questa mattina arriva Alberto Bonisoli, ministro dei Beni Culturali che conosce bene la moda in quanto, finora, direttore ad interim della NABA, la celebre Accademia di Belle Arti privata di Milano. Insomma si spera che il grillino faccia addirittura meglio dei suoi predecessori. Chi vivrà vedrà.

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