È la stagione del tira e molla. Il campionato senza continuità. Il crollo casalingo dell'Inter (ko con la Fiorentina dopo 5 vittorie di fila) accentua la tendenza agli alti e bassi: la Juventus che dopo la vittoria contro il Genoa sembrava essersi ripresa è riuscita a pareggiare col Frosinone e a perdere male a Napoli. Lo stesso Napoli che dopo il 5-0 con la Lazio doveva cominciare una nuova fase, s'è bloccato a Carpi per poi riprendersi alla grande. La Roma s'è bloccata contro la Sampdoria e sabato con il Carpi è sembrata essere la stessa squadra vista contro la Juventus (ma non contro il Sassuolo, con il quale infatti ha pareggiato). Il Milan idem: vittoria contro l'Empoli e poi a Udine, ma disastro o quasi a Genova. Non sfugge neppure la Lazio, uscita malissimo dalla trasferta di Napoli e lontana anni luce dal campionato dell'anno scorso, che invece tra Genoa e Verona si è presa sei punti.
La classifica è lo specchio di questa situazione. Un campionato più equilibrato, cosa che per la vulgata si attendeva da anni. Così come da anni si attendeva che le squadre non considerate grandi possano ambire a vincere o quantomeno ad arrivare nelle coppe europee. Nostalgia dell'era dello scudetto della Samp (anno 1991) o per i più pessimisti del Verona nel 1985.
È ciò che sta accadendo, basta guardare il sorprendente Torino e soprattutto la meno sorprendente, ma comunque inattesa a questi livelli, Fiorentina, da ieri sera meritatamente prima con l'Inter. Tutto molto interessante e affascinante. Però sembra comunque che manchi qualcosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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