Frodi nel trading. Segre indagato

Torino, con altre venticinque persone

Frodi nel trading. Segre indagato
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Faceva da banca ma non era una banca. La procura di Torino ha chiuso un'inchiesta su presunte frodi nel trading che ruota intorno alla Directa Sim, importante società di investimenti con sede nel capoluogo torinese: fra i 21 indagati figura Massimo Segre, il finanziere che nell'estate del 2023 balzò agli onori delle cronache per il video, diventato subito virale sul web, che documentò il discorso con cui, durante una festa tra amici, ruppe il fidanzamento con Cristina Seymandi. La Directa è quotata sul mercato Euronext Growth Milan gestito da Borsa Italiana. Ha ricevuto dalla guardia di finanza, in qualità di persona giuridica, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari insieme alla Argos Corporate finance (Milano), alla Framat (Trento) e alla Gt Advisory (Roma).

Nel fascicolo sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di abusivismo bancario, falso in bilancio, corruzione tra privati e abusiva attività di mediazione creditizia. La tesi degli inquirenti è che Directa abbia custodito e amministrato, fra il 2019 e il 2023, somme per circa 300 milioni di euro all'anno per finanziarie degli istituti di credito che, per varie ragioni, comprese le difficoltà di cassa, non riuscivano ad approvvigionarsi seguendo i canali tradizionali.

Il meccanismo è considerato illecito per la violazione del cosiddetto vincolo di solidarietà : la Sim, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe dovuto utilizzare quei fondi esclusivamente per eseguire ordini di negoziazione di strumenti finanziari. Altri aspetti sono entrati al vaglio della guardia di finanza e dei pubblici ministeri.

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