Travaglio, i grillini e Cingolani: l'ultima crociata del Fatto

Il Fatto Quotidiano attacca il ministro Cingolani dopo le dichiarazioni di quest'ultimo alla scuola renziana. Puntuale la contraerea dei "radical chic"

Travaglio, i grillini e Cingolani: l'ultima crociata del Fatto

L'occasione è arrivata dalla Scuola di Formazione d'Italia Viva, che si sta svolgendo in questi giorni a Ponte di Legno: il ministro Roberto Cingolani, intervenendo, non ha fatto sconti agli ambientalisti radical chic. Il che, com'è ormai naturale che sia, ha scatenato la reazione de Il Fatto Quotidiano. Il quotidiano diretto da Travaglio, questa mattina, ha esordito spiegando come "nessuno" ritenga che il capo di Dicastero sia un "intellettuale", premettendo "renziani a parte".

Sì, perché il ministro, con una sana dose di realismo, ha scelto "Meritare l'Europa" per una carrellatta di accuse nei confronti di chi ha fatto dell'ambiente una questione tutta ideologica, bloccando di fatto lo sviluppo del Belpaese. Atmosfera renziana e velata critica ai pentastellati: la contraerea di Travaglio scatta in automatico. Non c'è di che stupirsi.

Ieri, per Italia Viva, è stato il giorno dell'introduzione di Matteo Renzi. L'ex presidente del Consiglio, che sta per annunciare il quesito del referendum contro il reddito di cittadinanza, ha affermato che il MoVimento 5 Stelle è destinato a sgretolarsi da solo. Al grillismo, insomma, va data un'importanza relativa. Un po' perché il tempo è galantuomo e un po' perché i grillini tendono a fare tutto da soli. Renzi ne è convinto.

Cingolani, di fioretto, ha comunque lasciato intendere come certo ambientalismo, magari pure grillino, sia deleterio per il contesto italiano. il tecnico ha allargato il campo senza troppe remore: "Il mondo - ha fatto presente il ministro - è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici, loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato”. Ai contiani dev'essere spuntato un acufene, perché Il Fatto Quotidiano ha deciso di replicare, attaccando l'intero Piano di ripresa dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. Quello che Cingolani - dicono - avrebbe addirittura "copiato" dalle imprese.

E allora giù con una filippica che parte da "una non libera rielaborazione di progetti già presentati da grandi imprese", passando per una serie di fattispecie specifiche che proprio non vanno giù a chi, con tutta evidenza, fa parte della schiera cui Cingolani ieri si è riferito. C'è pure la critica alla trivelle, per non parlare di altri due nemici giurati degli ecologisti massimalisti di casa nostra: nucleare ed inceneritori. Insomma, se il ministro della Transizione ecologica aveva intenzione di far emergere le differenze di posizioni, c'è riuscito. E la nuova crociata de Il Fatto Quotidiano rischia di delimitare al meglio il campo degli ambientalisti che sono "parte del problema", così come li ha definiti il fisico ed accademico italiano.

Pensare che Cingolani, stando alle aspettative di Beppe Grillo, che così provò a giustificare l'ingresso del MoVimento 5 Stelle nel governo, sarebbe dovuto essere il ministro grillino per antonomasia: Grillo sarebbe dovuto essere "l'elevato", mentre Cingolani, per stessa definizione del fondatore del grillismo, avrebbe dovuto fare da "supremo". Qualcosa dev'essere andato storto. Circola ancora un manifesto social di stampo grillino, qualcosa tramite cui il MoVimento augurava "buon lavoro" ai ministri di riferimento del governo Draghi: Di Maio, Patuanelli, Dadone, D'Incà e appunto Cingolani. Ma ora la situazione è cambiata. Tanto che la stampa filo-contiana ha deciso di attaccare a testa bassa uno dei principali artefici della ripresa che sarà. Siamo, come premesso, nel campo dell'ovvio.

Il MoVimento 5 Stelle e gli ambienti limitrofi non riescono proprio ad accedere al campo del pragmatismo governista. La loro idea di Paese è ancora quella dei "no". E le reazioni alle dichiarazioni del ministro Cingolani non fanno che confermare un certo disagio provato dai grillini: far parte di un governo che deve andare a tutta velocità non dev'essere semplice per chi sembra tifare per il calesse.

Nel frattempo, l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un incontro con il ministro Cingolani. Il summit dovrebbe tenersi il prossimo 14 settembre. Al centro un chiarimento sulle frasi rilasciate ieri dal capo di Dicastero.

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