"Le copertute sul decreto famiglia non sono ancora state individuate". Per questo, secondo quanto spiega il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, il decreto famiglia annunciato dal Movimento 5 Stelle è stato rinviato.
Solamente a fine anno e non adesso "sapremo se si spenderà meno di quanto preventivato" per il reddito di cittadinanza ed "è chiaro come queste spese non si possano portare all'anno seguente", conrinua Tria, durante un'intervista ad Agorà, su Rai Tre. Nessuna copertura individuata, quindi, sul miliardo "avanzato" dal reddito di cittadinanza: "Se questo miliardo c'è, non sappiamo cosa sia", perché ancora non si può dire se si spenderà meno di quanto è stato previsto.
"La cosa più importante- contina il ministro dell'Economia- è quella di ricreare un clima di fiducia intorno ai programmi economici del governo, non è tanto il tetto del 3%". L'obiettivo, infatti, è "convincere chi presta soldi all’Italia a farlo a un tasso non troppo alto".
Luigi Di Maio, leader dei pentastellati, risponde a Tria: "Non mi impicco al fatto di approvare il decreto prima delle elezioni europee, per me si può approvare pure il giorno dopo, perché non è una trovata elettorale". Il devreto rappresenta, invece, "una priorità del Paese": aiutare le famiglie dovrebbe stare, a sua detta, in cima alla lista delle cose da fare, "e se ci vogliono 5/6 giorni in più per scriverlo ancora meglio io sono a disposizione".
Esponenti del Movimento 5 Stelle ribattono all'assenza di coperture, sospenendo sia "curioso che il ministro Tria parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia, quando
il miliardo è stato certificato anche dal presidente INPS". Inoltre, "è lui il ministro dell'Economia, il miliardo per le famiglie lo abbiamo trovato noi e se non ha capito gli possiamo spiegare come".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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