Donald Trump non alcuna intenzione di uscire di scena e continua il suo cammino per tornare a essere protagonista della politica americana. Ieri ha voluto anticipare anche il presidente Joe Biden per celebrare la festa del 4 luglio e, nonostante il diluvio, oltre 20mila persone lo hanno aspettato per ore sfidando il maltempo provocato dall'uragano Elsa in Florida. Un'emergenza che si aggiunge alla tragedia del palazzo crollato a Miami. Il governatore della Florida Ron De Santis, fedelissimo di Trump, ha dovuto disertare infatti il comizio per stare vicino alle famiglie coinvolte nel drammatico cedimento dell'edificio. Lo stesso ex presidente, prima di cominciare il suo discorso, ha invitato tutti a osservare un minuto di silenzio, per poi non risparmiare bordate contro il leader della Casa Bianca e contro la procura di New York, che ha incriminato per reati fiscali il direttore finanziario della sua holding di famiglia. «È un abuso di potere, solo per motivi politici, perché ho ottenuto 75 milioni di voti e forse di più», ha detto l'ex presidente riferendosi alle accuse formulate contro la Trump Organization. «Vogliono perseguire solo me e i repubblicani perché ho combattuto contro la corruzione di Washington». «Non perseguono i criminali ha rincarato Trump che ha parlato per circa un'ora e mezzo a Sarasota -, perseguono la gente che lavora perché non ha pagato le tasse sull'auto aziendale. Contro di me è una continua character assassination».
Ma l'ex inquilino della Casa Bianca non ha tracimato come è solito fare, ma ha sfoggiato toni presidenziali, rilanciando ancora lo spirito patriottico. «La nostra missione oggi è preservare l'eredità del 4 luglio 1776, difendere la nostra libertà dal movimento della sinistra radicale che cerca di cancellare questa data, di demolire la nostra eredità, di distruggere la nostra amata nazione», ha affermato, lanciandosi poi contro «la soppressione della libertà religiosa, la persecuzione dei dissidenti», senza risparmiare accuse ai liberal che vorrebbero rimpiazzare il Jefferson Memorial con la statua del reverendo Al Sharpton. «Non lasceremo che accada», ha detto incitando la folla.
Gran parte del discorso di Trump, però, è stato caratterizzato dagli attacchi contro il presidente Biden e la sua amministrazione che sta sbagliando tutto, secondo lui, sull'immigrazione, il clima e le infrastrutture e che si è fatto anche ingabbiare dall'Unione europea al vertice del G7 in Cornovaglia. «In soli cinque mesi l'amministrazione Biden ha lanciato un assalto totale a tutto ciò che amiamo e apprezziamo. Biden rappresenta un movimento di sinistra radicale». L'ex presidente poi non ha resistito a ripetere le accuse contro i brogli per la sua mancata rielezione. «Se non fosse stato colpito dalla pandemia questo paese sarebbe davvero unito, lo credo veramente ha spiegato - I democratici hanno usato il Covid per imbrogliare. Hanno rubato l'elezione. Se avessi perso davvero, non ci sarebbero qui migliaia di persone, più di quante lo sguardo possa contenere, e sotto la pioggia. Nessuno è andato via».
La stoccata finale del suo discorso è ancora per Biden che ha celebrato il 4 luglio con una festa alla Casa Bianca e con un discorso serale, prima dei tradizionali fuochi d'artificio.
Biden «è forse il presidente meno patriottico della storia americana», ha sentenziato Trump, riferendosi al divieto della Casa Bianca alle celebrazioni con i fuochi sul Monte Rushmore per precauzione contro il Covid. «Abbiamo avuto i fuochi lo scorso anno ed è stato meraviglioso ha ricordato Trump -, loro hanno deciso di non ripeterli. È ridicolo, è così triste... Vogliono cancellare gli eroi del Monte Rushmore».
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